Svizzera

Il Governo vuole progetti pilota sul mobility pricing

Il Consiglio federale ha inviato in consultazione un avamprogetto di legge. Cantoni e comuni potranno riceveranno sovvenzioni per sperimentare il sistema.

Diverse opzioni sul tavolo
(Keystone)
3 febbraio 2021
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Berna – In Svizzera devono potersi svolgere progetti pilota relativi al "mobility pricing". È la volontà del Consiglio federale che ha inviato oggi in consultazione una nuova legge in materia che permetterà di regolarne l'organizzazione e consentirne il sovvenzionamento.

Da un'analisi "d'impatto" condotta sul canton Zugo è emerso che il "mobility pricing" (calcolando in modo più elevato le tariffe chilometriche nelle ore di maggior traffico rispetto alle fasce orarie marginali) può fornire un contributo fondamentale per decongestionare la circolazione nelle ore di punta, soprattutto negli agglomerati fortemente trafficati.

Secondo lo scenario principale dello studio, il volume del traffico motorizzato privato (Tmp) in tali fasce orarie può ridursi di un valore fra il 9% e il 12%, mentre nel trasporto pubblico il calo può essere fra il 5% e il 9%. Nel complesso ciò determinerebbe una netta riduzione dei tratti critici.

Diverse regioni interessate

Diverse regioni hanno manifestato il loro interesse in merito; attualmente manca però una base legale per permettere lo svolgimento di progetti pilota. La nuova legge federale, di durata limitata a dieci anni, consentirà in futuro a cantoni e comuni di sperimentare - verosimilmente dal 2024 se le Camere federali daranno il loro benestare - "sistemi di tariffazione innovativi con cui influenzare la domanda di trasporto e il comportamento degli utenti, tanto nel traffico motorizzato privato quanto nel settore dei trasporti pubblici".

La legge distingue due tipologie di progetti: a pagamento di una tassa e a partecipazione volontaria. I primi sono di pertinenza esecutiva cantonale e comunale e richiedono l'approvazione del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec). I secondi, invece, possono essere condotti anche da organizzazioni interessate.

Per quel che concerne il traffico motorizzato privato, il progetto prevede la riscossione di una tassa per l'utilizzo di strade pubbliche all'interno di un determinato periodo. Verrebbero sottoposti al balzello tutti i veicoli a motore fino a 3,5 t di peso ad eccezione dei mezzi delle organizzazioni di pronto intervento, quelli militari e quelli del corpo diplomatico.

Per i progetti pilota concernenti il trasporto pubblico, la tassa di "mobility pricing" concernerà solo i viaggiatori di età superiore ai 16 anni. Da notare che ai titoli di trasporto a tariffa agevolata può essere applicata una tassa superiore a quella prevista per i titoli a tariffa piena.

Tcs contrario

Il Tcs si oppone ad una gestione e della mobilità in funzione del prezzo. Spezzare i picchi di traffico attraverso tariffe orarie più elevate nelle ore di punta sarebbe antisociale e colpirebbe prima di tutto le persone con orari di lavoro fissi, scrive l’organizzazione. Il disegno di legge per tali progetti, mandato oggi in consultazione dal Consiglio federale, va “nella direzione sbagliata”.

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