Svizzera

Covid, a Zurigo denunce contro il Consiglio federale

Sarebbero almeno cinque le segnalazioni al Ministero pubblico per coazione e pubblica intimidazione. A inoltrarle? Scettici della pandemia

La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e il capo del Dipartimento federale dell'Interno Alain Berset (Foto Keystone)
19 novembre 2020
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Coazione e pubblica intimidazione. Di questo sarebbero accusati in almeno cinque incarti aperti dal Ministero pubblico di Zurigo i consiglieri federali. Come riferito dal portale 'Ticinonline', che a sua volta cita l'edizione svizzerotedesca del '20 Minuti', in diversi gruppi social, si parla in particolar modo dell'app di messaggistica criptata 'Telegram', starebbe girando in questi giorni una lettera modella a cui far riferimento per inoltrare la propria denuncia. A idearla, gli scettici del Covid-19 che puntano il dito contro il governo elvetico e contro le misure di contenimento del contagio da esso predisposte.

Sembrerebbe che i promotori dell'azione ce l'abbiano in particolare con l'obbligo di mascherina. Nella lettera in questione si sosterebbe infatti che tale strumento di protezione faccia ammalare. E il Consiglio federale sarebbe inoltre accusato di «traumatizzare» la popolazione «ripetendo continuamente la propaganda di Stato». Nel mirino, in particolar modo, i consiglieri federali Alain Berset (in quanto a capo del Dipartimento federale dell'Interno) e Simonetta Sommaruga (in quanto presidente di turno della Confederazione). 

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