Svizzera

Propaganda pro Al Qaida, condanne sospese per membri Ccis

15 e 18 mesi di carcere con la condizionale inflitti dal Tpf di Bellinzona a Nicolas Blancho e Qaasim Illi, del Consiglio centrale islamico della Svizzera.

(Keystone)
27 ottobre 2020
|

Il Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona ha condannato Nicolas Blancho e Qaasim Illi, membri del Consiglio centrale islamico della Svizzera (Ccis), a rispettivamente 15 e 18 mesi di detenzione con la condizionale.

La pena è stata inflitta per propaganda proibita in favore di Al Qaida e altre organizzazioni estremiste. Entrambi gli imputati erano assenti non giustificati al momento della lettura della sentenza e per questo motivo sono stati multati per 1500 franchi ciascuno.

Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) aveva chiesto 24 mesi per Illi, membro della direzione del Ccis, e 20 mesi per Blancho, presidente del Ccis, in entrambi i casi con la condizionale. La difesa pretendeva invece il proscioglimento.

Il Tpf aveva assolto i due imputati nel giugno del 2018 per un formalismo, ma si è dovuto nuovamente occupare del caso dopo una decisione del Tribunale federale.

L'imputazione riguarda un'intervista e un incontro con Abdallah Al-Muhaysini, che dirige l'organizzazione Jaysh-al-Fath, a cui è affiliata al-Nusra, succursale siriana di Al Qaida. Entrambi erano stati filmati nell'autunno 2015 in Siria.

I filmati erano stati realizzati dal membro del CCIS Naim Cherni, a sua volta condannato a 20 mesi di prigione, pure con la condizionale. Uno dei video era stato diffuso sul canale Youtube del Ccis e il secondo era stato mostrato in un hotel di Winterthur (ZH).

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE