A seguito della decisione del Consiglio federale a tutela del settore, fino al 30 settembre non si potrà agire contro le agenzie che non versano il risarcimento
Il Consiglio federale ha deciso di sospendere temporaneamente le esecuzioni per il ramo dei viaggi. Ciò vale per le pretese di rimborso relative a viaggi già pagati e annullati a causa del coronavirus. Non si potrà dunque agire legalmente contro le agenzie che non versano il risarcimento.
Il provvedimento è valido fino al 30 settembre 2020, si legge in un comunicato governativo odierno. In questo modo, scrive l'esecutivo, viene attuato un incarico ricevuto dal parlamento e si tiene conto delle sfide particolari, anche giuridiche, che il settore deve affrontare.
A seguito della pandemia, molti viaggi non possono svolgersi. Secondo la legge, le agenzie dovrebbero rimborsare i clienti per le prestazioni non fornite. Tali richieste si moltiplicheranno nei prossimi mesi, sottolinea il Consiglio federale.
Allo stesso tempo, le agenzie hanno crediti aperti presso i fornitori, ad esempio alberghi e compagnie aeree, e a loro volta attendono di essere indennizzate. Ciò rende particolarmente difficile la situazione per il settore e vi è il rischio di andare incontro a seri problemi di liquidità.
Pertanto, il governo ha ordinato la sospensione delle pretese di rimborso nei confronti delle agenzie. Tuttavia, gli importi continuano a essere dovuti e nel limite del possibile gli organizzatori di viaggi devono restituire i soldi ai clienti. La misura, che entra in vigore domani fino al termine di settembre, non tocca invece altri doveri, per esempio legati a contratti di locazione o di lavoro.
La decisione, precisa l'esecutivo, mira a concedere una tregua al ramo dei viaggi, particolarmente colpito dalla pandemia, e a evitare un'ondata di fallimenti. Di conseguenza, l'obiettivo è tutelare pure i consumatori, che in caso di crack finanziario dell'agenzia vedrebbero complicarsi il processo di ottenimento dei rimborsi.
Colloqui fra le parti sono intanto già in corso per trovare soluzioni a lungo termine, riferisce la nota. A livello politico, il parlamento ha incaricato il Consiglio federale di garantire che le compagnie Swiss ed Edelweiss soddisfino i loro obblighi verso le agenzie.