Svizzera

Coronavirus, l'Udc vorrebbe l'esercito ai valichi

A Berna il gruppo parlamentare sollecita la chiusura delle frontiere con l'Italia. Ppd: aiuti alle aziende in difficoltà

(Keystone)
10 marzo 2020
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I gruppi parlamentari dell'Udc e quello di centro Ppd-Pev-Pbd sono preoccupati per le conseguenze del coronavirus sull'economia svizzera. Il gruppo democentrista auspica la chiusura del confine svizzero con l'Italia.

Per chiudere la frontiera dovrebbe essere utilizzato l'esercito, scrive in una nota il gruppo Udc. Nel caso dei lavoratori italiani, indispensabili per l'economia ticinese e per l'assistenza sanitaria, bisogna fare in modo che non tornino in Italia, aggiunge la nota. L'Austria ha già reagito chiudendo il confine con la penisola. Sono 68.000 i frontalieri italiani che giungono giornalmente in Svizzera.

A tutela dei posti di lavoro in Svizzera il gruppo dell'Udc chiede un programma di aiuti rapido e non burocratico. Questo perché le piccole e medie imprese colpite, soprattutto nel settore dei servizi e del turismo, stanno già soffrendo e soffriranno in futuro sempre più pesantemente delle perdite causate dall'epidemia.

Le conseguenze economiche

Il gruppo Ppd-Pev-Pbd presenta un'interpellanza parlamentare per sapere dal Consiglio federale se la Svizzera è sufficientemente e adeguatamente preparata alle possibili conseguenze economiche della Covid-19. In particolare si vuole conoscere come l'esecutivo garantirà un accesso non burocratico al lavoro a tempo parziale alle molte aziende che sono costrette a ricorrervi.

Il gruppo vuole inoltre sapere se il Consiglio federale è disposto a incaricare gli organi statali di differire i termini di pagamento dell'Iva e dei contributi sociali senza applicare gli interessi di mora. Già oggi – si sottolinea – molte piccole aziende, nonché i club culturali e sportivi, hanno problemi di liquidità.

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