Svizzera

Coronavirus, le associazioni turistiche chiedono un intervento rapido

Le ripercussioni economiche non sono ancora calcolabili. Per il turismo, la partita si gioca sulla capacità di circoscrivere la diffusione entro la stagione estiva

Vacanze al lago @Ti-Press
5 marzo 2020
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"Al momento è difficile stabilire l’entità e la durata degli effetti che l’epidemia sta producendo sul turismo. Ma le regioni accusano cali, talvolta pesanti, della domanda", è quanto si legge nel comunicato congiunto di HotellerieSuisse e GastroSuisse, diramato dopo la tavola rotonda indetta dal ministro dell'Economia e consigliere federale Guy Parmelin. "La situazione delle aziende comincia dunque ad assumere contorni preoccupanti".

Le principali associazioni del turismo svizzero hanno chiesto al Consiglio federale "un sostegno rapido e senza formalità alle Pmi colpite gravemente", agendo quindi con approccio pragmatico: lavoro ridotto e misure contro la mancanza di liquidità.

Durante l'incontro è stato discusso l’impatto del coronavirus sulla piazza svizzera. Le ripercussioni economiche complessive non sono ancora quantificabili. La loro entità dipende infatti dalla propagazione del contagio e dalle misure contenitive che si renderanno necessarie. Per il turismo la partita si gioca sulla capacità di circoscrivere la diffusione del virus a livello globale entro l’inizio della stagione estiva.

Stando a un’indagine di HotellerieSuisse effettuata a metà febbraio, più del 50 percento delle aziende interpellate ha affermato di aver registrato o di prevedere storni dovuti al coronavirus. La pandemia si fa sentire soprattutto nelle aree urbane. Il 62 percento degli intervistati in queste regioni afferma infatti di esserne colpito. Ma la situazione reale dovrebbe essere più grave di quanto rivelino i dati. Le stime attuali confermano infatti che tutte le regioni turistiche soffrono per via delle cancellazioni di eventi e viaggi aziendali. Con l’aumento delle misure precauzionali e delle restrizioni in Svizzera e nei paesi europei da cui proviene buona parte della domanda, l’ondata di storni dovrebbe estendersi anche ad altri gruppi di ospiti. I soggiorni brevi dei viaggiatori svizzeri, ad esempio, hanno segnato cali talvolta rovinosi, il che aggrava la situazione delle aziende alberghiere di tutto il paese.

Rimandiamo all'intervista al direttore di HotellerieSuisse Ticino, Lorenzo Pianezzi.

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