Svizzera

Frutti esotici? Dall'1 gennaio ci vorrà il 'passaporto'

Introdotte nuove norme per arginare l'arrivo di parassiti e malattie. Con il 2020 per i vegetali extra Ue si chiederà un certificato fitosanitario

Meglio andare al supermercato ((Ti-Press)
29 dicembre 2019
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Non sarà più possibile portare facilmente a casa dalle vacanze frutti o piante: dal primo gennaio prossimo, infatti, entrerà in vigore una nuova normativa sull'importazione di vegetali, che punta a limitare l'introduzione di malattie o parassiti. Norma che prevede l'obbligo di documenti fitosanitari ufficiali.

Il moltiplicarsi dei viaggi all'estero e la crescita del commercio internazionale comporta, in effetti, un maggior rischio di introdurre nuovi parassiti come il tarlo asiatico del fusto o malattie pericolose. A farne le spese sono spesso l'agricoltura, la selvicoltura e l'orticoltura. Tant'è che a metà dicembre i produttori di frutta si sono lamentati dei danni causati dalla cimice asiatica, un parassita giunto dall'Asia. Bilancio: oltre 3 milioni di franchi solo nel 2019.

Sessanta tonnellate l'anno di frutti e piante dalle... vacanze

Un controllo il 13 novembre scorso all'aeroporto di Zurigo dà un'idea dell'ampiezza del problema. L'Amministrazione federale delle dogane e il Servizio fitosanitario federale hanno determinato la quantità di vegetali e prodotti vegetali portati dai viaggiatori sbarcati da voli intercontinentali. Complessivamente sono risultati 170 chili di questo tipo di prodotti, principalmente frutta e verdura, ma anche sementi e piante vive. Ciò equivale a un totale di circa 60 tonnellate all'anno, come sottolineato l'Ufficio federale dell'agricoltura in un comunicato.

La Confederazione ha quindi adottato misure alle frontiere: con il 2020 l'importazione di piante, frutta, legumi e semi provenienti da Paesi al di fuori dall'Unione europea sarà autorizzata solo con la presentazione di un certificato fitosanitario. In assenza del documento, le merci saranno confiscate e distrutte. L'importazione di merci ad alto rischio quali patate, terra, foglie di agrumi è vietata in qualsiasi caso.

Si tracciano anche i vegetali

Per il commercio di vegetali in Svizzera e nell'Unione europea finora l'obbligo del passaporto fitosanitario vigeva soltanto per determinate specie. Dal gennaio, come detto, sarà esteso a tutti i vegetali destinati alla piantagione sul territorio svizzero. Tale documento attesta che il materiale vegetale venduto è conforme alle esigenze fitosanitarie specifiche, in quanto oggetto di controlli regolari che consentono di migliorare ulteriormente la tracciabilità degli spostamenti dei vegetali. I passaporti fitosanitari sono rilasciati unicamente da professionisti riconosciuti dal Servizio fitosanitario federale.
 
 

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