Svizzera

Natale in famiglia; il regalo è un 'optional'

Inchiesta di mercato in Svizzera: quasi tutti festeggiano, ma non per i doni sotto l'albero (da evitare candele e calze)

Probabilmente l'indagine non ha coinvolto i bambini... (Ti-Press)
15 dicembre 2019
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Quasi tutti gli svizzeri festeggeranno il Natale, ma sono in pochi a non vedere l'ora di scartare i propri pacchi. Secondo un sondaggio dell'istituto di ricerche di mercato GfK, solo il 3 per cento della popolazione tra 16 e 74 anni dice di attendere con impazienza le festività per ricevere i regali, mentre due su tre li trova simpatici, ma non obbligatori. Un po' più del 10 per cento pensa addirittura che vadano soppressi.

Per il 20 per cento i regali sono indissociabili dal Natale, si legge in una nota. Al contrario, il 14 per cento lo trascorre senza il minimo pacco, una percentuale che scende al 9 per cento per i romandi e sale al 16 per cento tra gli svizzero tedeschi.

Il 25 dicembre – festeggiato dal 95 per cento – è soprattutto atteso per passare del tempo in famiglia, come evidenzia il 56 per cento degli interrogati. Uno su cinque è invece ansioso di poter beneficiare di tempo libero lontano dal lavoro.

Circa un terzo afferma che i regali migliori sono quelli fatti dal partner. Gli uomini (42 per cento) si sentono viziati dalla propria compagna, mentre non sempre il discorso vale anche in senso opposto (21 per cento). In pochissimi apprezzano particolarmente i doni dei nonni (1,6 per cento).

Sulla lista dei regali meno graditi figurano le candele profumate (18 per cento), le calze (15 per cento), gli utensili da cucina e i bagnoschiuma, entrambi attorno al 10 per cento. Inevitabilmente alcuni pensieri, come i CD, sono benvoluti da chi ha almeno 50 anni, ma meno dai più giovani.

Gli svizzeri sono inoltre piuttosto reticenti a chiedere di cambiare un regalo mancato. Quattro su cinque ammettono in effetti di accettarlo in silenzio.

L'indagine di GfK è stata condotta all'inizio di dicembre presso 1002 svizzeri e non ha tenuto in considerazione il Ticino. Tre quarti degli intervistati sono svizzero tedeschi e un quarto romandi.

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