Svizzera

Nuovi Giruno meno capienti: sui treni 'spariscono' 400 posti

Dal 15 dicembre, tra il Ticino e la Svizzera tedesca diminuiranno i sedili. Scettri (Astuti): 'Bisognerebbe aggiungere invece che togliere, visto l'affollamento'

Salghino, siori, salghino (Ti-Press)
3 dicembre 2019
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Su alcuni treni da e verso il Ticino ci saranno meno posti a disposizione. E ciò su una tratta che è spesso al limite della sua capacità. Secondo Antonio Scettri, dell’associazione di tutela degli utenti dei mezzi pubblici (Astuti), già oggi «ci sono persone che vengono fatte scendere ad Arth-Goldau o a Bellinzona perché i treni sono troppo pieni». Questa riduzione dei posti a sedere rappresenta dunque «una contraddizione di base: bisognerebbe aggiungerne e non toglierne», afferma a ‘laRegione’. Stando alle Ffs la situazione migliorerà con l’apertura della galleria di base del Ceneri.

Dal prossimo 15 dicembre

Secondo quanto ha riportato ieri il portale ‘20 Minuten’, dal prossimo 15 dicembre  con il cambiamento dell’orario ferroviario, in quattro casi i treni Intercity (Icn) saranno rimpiazzati dai nuovi Giruno. Il problema è che questi ultimi hanno una settantina di posti in meno. Concretamente si tratterà di un treno mattutino verso il Ticino, così come di due collegamenti pomeridiani e uno serale in direzione opposta, rispettivamente verso Basilea e Zurigo. Inoltre, nei giorni di grande affluenza, quando i convogli viaggiano in ‘doppia composizione’ (ovvero due treni collegati assieme), i posti in meno saranno il doppio. È quindi possibile che di domenica pomeriggio e sera vi saranno circa 400 posti a sedere in meno sui treni che dal Ticino viaggeranno verso la Svizzera tedesca.
Contattate da ‘20 Minuten’, le Ffs hanno confermato che effettivamente i Giruno hanno meno posti a sedere rispetto agli Icn. E questo è anche voluto, visto che i nuovi treni sono stati concepiti per i collegamenti internazionali con un tempo di percorrenza più lungo, mentre gli Icn per il traffico interno. È vero che i Giruno sono stati pensati per il collegamento verso l’Italia, ma quando esattamente viaggeranno verso Milano non è ancora chiaro, ha precisato ‘20 Minuten’. Nel prossimo futuro circoleranno quindi solo in Svizzera. 

'Problemi di gioventù'

Scettri è però anche preoccupato per i cosiddetti «problemi di gioventù» di questi nuovi treni: ad esempio, è già capitato più volte che «le porte non funzionassero». E ciò provoca di conseguenza «ritardi o soppressioni». Stando al membro di comitato dell’Astuti bisognerebbe dunque aumentarne anche l’affidabilità.
Tornando alla capacità, secondo le Ffs essa è sufficiente quando i treni viaggiano in doppia composizione. Ammettono però che in giorni di punta i posti potrebbero essere pochi e che i clienti si potrebbero perciò irritare. Tuttavia, la situazione dovrebbe cambiare con l’apertura della galleria di base del Ceneri, quando sarà possibile ricorrere a treni a due piani sull’asse nord-sud. Dalla fine dell’anno prossimo saranno così a disposizione più posti, hanno precisato le Ffs.
Secondo Scettri le Ffs «hanno cambiato idea» più volte dall’anno scorso. Non è quindi ancora chiaro come sarà la situazione a partire dal 2021. «Stando a nostre informazioni i treni a due piani viaggeranno solamente durante gli orari di punta o durante i periodi di vacanza, come Pasqua o Natale. Quindi la capacità aumenterà solo perché saranno introdotti treni supplementari».

'Privilegiare gli Intercity'

Per cercare di evitare treni troppo pieni, le Ffs consigliano infine di privilegiare gli Intercity, visto che gli Eurocity arrivano già praticamente pieni dall’Italia. E se proprio si vuole viaggiare su un Eurocity, bisognerebbe prenotare il posto. Inoltre, per chi può essere flessibile, propongono di scegliere orari meno di punta. Scettri condivide questi consigli, rammaricandosi per quei passeggeri che «per svariati motivi scelgono i treni già molto frequentati».
Intanto, si è mossa anche la politica, sia a livello cantonale, sia federale: ieri i consiglieri nazionali ticinesi Lorenzo Quadri (Lega) e Bruno Storni (Ps) hanno entrambi depositato una domanda al Consiglio federale. Quadri chiede se i passeggeri ticinesi siano considerati dalle Ffs passeggeri di seri B, mentre Storni si interroga se non sia il caso di aumentare la cadenza dei collegamenti. Dal canto suo la granconsigliera verde Cristina Gardenghi chiede all’esecutivo ticinese di sostenere “studenti e lavoratori che hanno necessità di recarsi oltre Gottardo”. 

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