Svizzera

Lauber sì, Lauber no: il Parlamento decide oggi

La Commissione giudiziaria raccomanda la non rielezione. Ma alla vigilia, il Procuratore generale guadagna punti. Sostegno da una stretta maggioranza del gruppo Ps

25 settembre 2019
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Dieci giorni fa la ‘SonntagsZeitung’ scriveva che “i giorni di Michael Lauber sono contati”. Invece, a poche ore dall’elezione del procuratore generale della Confederazione per il periodo 2020-2023, Lauber non sembrava spacciato. Anzi. Ieri pomeriggio il 53enne ha convinto una maggioranza del gruppo socialista alle Camere. Una “stretta maggioranza”, come è stato precisato in un laconico tweet poco prima delle 17, al termine della discussione che ha fatto seguito all’audizione del procuratore generale. Fino a pochi giorni fa vari parlamentari socialisti, tra cui il vicepresidente del partito e consigliere nazionale Beat Jans, davano praticamente per scontato che all’interno della ‘frazione’ vi fosse una maggioranza contraria alla rielezione.

Il risicato ‘sì’ espresso ieri alla riconferma di Lauber per un terzo mandato alla testa del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) non è però una vera e propria sorpresa. Si sapeva che un certo peso l’avrebbe avuta l’opinione del ‘senatore’ Claude Janiak, strenuo difensore del procuratore generale. Lo stesso discorso vale per le manifestazioni di sostegno ‘esterne’ di cui ha goduto Lauber. Sia la Conferenza dei procuratori della Svizzera, sia alcuni ‘ministri’ cantonali di Giustizia e Polizia (compresa l’influente socialista zurighese ed ex consigliera nazionale Jacqueline Fehr, che a quanto pare ha usato spesso il telefono negli ultimi giorni...) ne hanno tessuto pubblicamente le lodi.

Dunque le chance di Lauber sono ulteriormente migliorate. Udc e Plr avevano già reso noto la raccomandazione di rielezione. Ma se nel Plr il sostegno al procuratore generale sembra tutt’ora solido, qualche dubbio è lecito averlo sulla compattezza del gruppo democentrista: molti infatti erano assenti alla seduta in cui una maggioranza ha indicato di voler rieleggere Lauber; e poi non è detto che nel plenum tutti confermino il voto interno. Nei gruppi Ppd e dei Verdi ognuno voterà come meglio crede. Tra gli ecologisti dovrebbe delinearsi una chiara maggioranza contro Lauber. Idem nei piccoli partiti di centro, Pbd e Verdi liberali. La Commissione giudiziaria (Cg) aveva preavvisato negativamente la candidatura del 53enne con una maggioranza di 9 voti a 6 e un’astensione. Su Lauber pesa un procedimento disciplinare per non aver verbalizzato alcuni incontri avuti nell’ambito della maxi-inchiesta sul calcio col presidente della Fifa, Gianni Infantino. L’Assemblea federale eleggerà stamane verso le 9 il procuratore generale. Lauber venne brillantemente eletto nel 2011 e riconfermato nel 2015. Se oggi verrà bocciato (così capitò nel 2011 al suo predecessore Erwin Beyeler, malgrado il preavviso favorevole della Cg), il suo posto verrà messo a concorso. Impossibile fare pronostici. «È fiftyfifty», dice alla ‘Regione’ il consigliere nazionale Carlo Sommaruga (Ps/Ge), tra i più acerrimi critici di Lauber.

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