Svizzera

Pubblico o pubblico/privato? L'identità elettronica divide

La ripartizione dei compiti tra Stato e privati fa discutere nella commissione preparatoria del Consiglio degli Stati. Acceso dibattito in vista nel plenum.

(Keystone)
17 aprile 2019
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Gli Svizzeri dovrebbero essere in grado di identificarsi in modo sicuro su Internet. Tuttavia, il progetto del Consiglio federale di istituire un'identità elettronica riconosciuta dallo Stato dovrebbe suscitare un acceso dibattito in seno al Consiglio degli Stati.

Nell'esaminare il progetto, la Commissione degli affari giuridici della Camera dei Cantoni ha infatti respinto con 5 voti a 4 e 3 astensioni una proposta di rinvio al governo, che chiedeva di definire l'istituzione di un'identità elettronica come una missione di servizio pubblico da delegare a concessionari mediante un mandato preciso, indica una nota odierna dei servizi del Parlamento.

Il progetto adottato in marzo dal Consiglio nazionale prevede invece che lo Stato e i fornitori privati si dividano i compiti. La Confederazione verifica e conferma l'identità di una persona. I fornitori privati svilupperanno e offriranno i necessari supporti tecnologici, come gli smartphone o le carte bancarie. Essi saranno soggetti a controlli regolari da parte delle autorità.

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