Svizzera

Sulla cresta dell’onda (verde)

Avanzata degli ecologisti a Lucerna. Il Ps torna in governo a Basilea Campagna

Ottimo risultato a Lucerna per la canidata 'verde' al Consiglio di Stato Korinta Bärtsch
(Keystone)
31 marzo 2019
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Non si esaurisce l’onda verde. Sulla scia del successo di otto giorni fa a Zurigo, le forze ecologiste si sono confermate ieri anche nel canton Lucerna e nel semicantone di Basilea Campagna. La loro progressione è marcata nei legislativi. E a Lucerna potrebbero addirittura aprirsi le porte dell’esecutivo per la candidata dei Verdi Korintha Bärtsch.

Nel cantone della Svizzera centrale (409mila abitanti) solo due dei quattro consiglieri di Stato uscenti sono stati riconfermati al primo turno. Guido Graf, direttore della sanità, e Reto Wyss, direttore dell’educazione (entrambi Ppd), hanno raggiunto i risultati migliori (59’291 e 58’088 voti). Il nuovo candidato Fabian Peter (Plr), granconsigliere e imprenditore, è riuscito con 56’410 voti a difendere il seggio liberale-radicale liberatosi con la partenza del responsabile delle costruzioni Robert Küng.

Sotto la maggioranza assoluta (54’369 voti) è rimasto invece il direttore della sicurezza Paul Winiker (Udc), con 53’675 voti. Al quinto posto si è classificata l’unica donna in corsa: la Verde Korintha Bärtsch, ricercatrice in questioni ambientali e consigliera comunale nella città di Lucerna, ha ottenuto 42’946 voti. Esattamente 400 voti in meno di lei li ha ottenuti Jörg Meyer (Ps), che ha cercato di recuperare il seggio che i socialisti hanno perso quattro anni fa. Il direttore delle finanze Marcel Schwerzmann (senza partito) ha ottenuto un cattivo risultato, dovuto alla politica di austerità degli ultimi quattro anni. Si è piazzato invece solo al settimo rango con 39’500 voti. La partecipazione al voto è stata del 40,3%, in leggero aumento rispetto a quattro anni fa. Il secondo turno – dove la sinistra dovrà mettersi d’accordo su un candidato unico – si terrà il 19 maggio.

In Gran consiglio Verdi e Verdi liberali hanno guadagnato 11 seggi supplementari. Anche il Ps può festeggiare (+3). I perdenti sono Udc, Ppd e Plr, che cedono complessivamente 14 posti. I borghesi continuano però a dominare il parlamento cantonale.

A Basilea Campagna (290mila abitanti), la concordanza è stata ristabilita nel Governo. Il Ps si è riacciuffato il seggio perso nel 2015, fino ad allora controllato per 90 anni. In consiglio di Stato siedono così 1 esponente Plr, 1 Udc, 1 Ppd, 1 Verde e la nuova arrivata Kathrin Schweizer. Con 37’187 voti Kathrin Schweizer – capogruppo socialista in Gran consiglio, nonché municipale a Muttenz – prende il posto dell’unica degli uscenti che non si è ripresentata, ovvero la consigliera di Stato del Plr Sabine Pegoraro, in carica dal 2003.

I liberali-radicali avevano rinunciato a difendere il secondo seggio conquistato quattro anni fa. La poltrona aveva quindi fatto gola soprattutto all’Udc: il primo partito in parlamento – seguito dal Ps – aveva perciò affiancato al responsabile dell’economia e della sanità Thomas Weber (riconfermato con 32’338 voti), il consigliere nazionale Thomas de Courten, considerato su posizioni a destra del partito. Quest’ultimo ha raccolto 23’617 voti e pur superando la maggioranza assoluta di 23’317 voti non è riuscito ad aggiudicarsi un posto nel Governo cantonale.

Gli altri rappresentanti del Consiglio di Stato che si sono ripresentati sono la direttrice della pubblica educazione del Plr Monica Gschwind (rieletta con 33’551 voti) – che quattro anni fa aveva strappato la poltrona al Ps –, il direttore delle finanze del Ppd Anton Lauber (rieletto con 41’417 voti) e il responsabile della sicurezza dei Verdi Isaac Reber (rieletto con 40’561 voti).

Il risultato odierno non sorprende i rappresentanti dei partiti in Cconsiglio di Stato, che nelle prime reazioni ritengono che “la concordanza nel Governo di Basilea Campagna è così stata ristabilita

Come a Lucerna, anche a Basilea Campagna il legislativo diventa più verde: il partito ecologista ha guadagnato 6 seggi e ora ne ha 14; avanza anche il Ps (+1, a 22); stabili Plr (17), Ppd (8), evangelici (4) e Verdi liberali (3); Netto calo dell’Udc (-7, a 21); il Pbd, dal canto suo, ha perso il suo unico seggio e – dopo quello zurighese – scompare da un altro parlamento cantonale.

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