Svizzera

Netflix e Spotify seducono un terzo dei giovani svizzeri

Inchiesta sull'uso dei media evidenzia che i servizi di streaming video e musicale spopolano. In aumento le richieste sessuali fatte online da sconosciuti

Robin Wright, star della serie politica, "House of Cards," posa per Netflix (foto Keystone)
9 novembre 2018
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In Svizzera è boom di Netflix e Spotify tra i giovani, che sono sempre più presenti su piattaforme e servizi in streaming con abbonamenti mensili o annuali che permettono un accesso illimitato a film, musica o giochi. È quanto emerge dallo studio JAMES 2018, condotto da Swisscom e dalla Scuola universitaria professionale di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) e pubblicato oggi.

Un terzo dei giovani in Svizzera dispone di un proprio account di streaming video (33%) o musicale (35%), indicano in una nota Zhaw e Swisscom, precisando che negli ultimi due anni questi tipi di abbonamento sono più che raddoppiati. Il 23% dispone inoltre di un accesso a un'ampia gamma di giochi. L'inchiesta sull'utilizzo dei media, realizzata a cadenza biennale, si basa su un sondaggio che ha coinvolto oltre 1'000 adolescenti fra i 12 e i 19 anni delle tre grandi regioni linguistiche.

Le abitudini di utilizzo dei media da parte di giovani sono cambiate nel corso degli anni: in precedenza l'avvento e la diffusione degli smartphone aveva contribuito a modificare fortemente le abitudini dei ragazzi, mentre "ora sono i servizi di streaming video e musicale a fare la parte del leone", indica Daniel Süss, ricercatore del ZHAW e direttore dello studio, citato nel comunicato.

Offerte personalizzate

Lo streaming tramite abbonamento - o flat rate - consente agli utenti di accedere a un'ampia offerta che viene personalizzata a seconda delle abitudini del consumatore. "I titoli suggeriti sono calcolati con un algoritmo in base alle scelte precedenti", spiega Gregor Waller, co-responsabile dell'inchiesta citato nella nota, secondo cui "l'individualizzazione della società trova un corrispettivo anche nell'utilizzo dei media, dove ci si può creare il proprio 'menù' a piacere".

A farla da padrone in ambito video è Netflix, che dispone di sette delle dieci serie preferite dai giovani intervistati, su tutte "La casa di carta" trasmessa proprio dalla piattaforma streaming. Nell'ambito dei giochi gli adolescenti eleggono il popolare videogame "Fortnite", mentre si assiste a un calo dell'importanza delle console di gioco portatili, oltre agli apparecchi radio e i lettori DVD e MP3.

Il 94% dei giovani è "social"

Il 99% degli adolescenti possiede un cellulare e giornalmente lo utilizza in media 2 ore e 30 minuti: il 95% lo utilizza quotidianamente per comunicare tramite le app di messaggistica, in particolare Instagram, WhatsApp e Snapchat. Le telefonate rimangono stabili al 70%, mentre l'utilizzo di SMS è crollato dal 93% del 2012 al 49% del 2018.

Il 94% dei giovani svizzeri è iscritto ad almeno un social network, anche se fino a un quinto degli account non viene utilizzato regolarmente. La classifica è comandata da Instagram (87%) e Snapchat (86%), mentre Facebook è in calo e solo il 52% degli adolescenti possiede un account su questo sito.

Richieste sessuali da sconosciuti in aumento

Un terzo dei giovani in Svizzera, rileva lo studio JAMES 2018, è già stato contattato online da un estraneo con richiesti sessuali indesiderate. Questo fenomeno - detto cyber grooming - è presente soprattutto nella fascia d'età fra 18 e 19 anni (43%), ma interessa anche i ragazzi di 12-13 anni. Nel 2014 la quota si attestava al 19% e da allora è in costante progressione.

Inoltre, il 42% degli intervistati ha già incontrato di persona un estraneo conosciuto online, mentre i giovani che hanno subito aggressioni online (cyber mobbing) sono il 23%.

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