Svizzera

Giudici stranieri, per i contrari l'iniziativa è pericolosa

La modifica costituzionale proposta dall'Udc 'contro i giudici stranieri' metterebbe a repentaglio gli accordi internazionali siglati dalla Svizzera

Keystone
4 ottobre 2018
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Poca chiarezza e diverse contraddizioni nell'iniziativa Udc denominata 'Il diritto svizzero anziché giudici stranieri'. La modifica costituzionale, detta anche 'per l'autodeterminazione', potrebbe mettere in pericolo gli accordi internazionali siglati dalla Svizzera. È questa l'opinione, espressa oggi a Berna, del comitato di oppositori al testo in votazione il 25 novembre.

L'iniziativa sarebbe troppo radicale e danneggerebbe la Confederazione da molti punti di vista: dalla protezione dei diritti umani, a margini di manovra per trattative in ambito politico ed economico, passando per lo Stato di diritto, è stato spiegato ai media dal comitato, nel quale sono rappresentati diversi partiti e organizzazioni civili ed economiche.

Il testo "non porta chiarezza fra i livelli di diritto, ma tramite contraddizioni garantisce solamente incertezza. Questa incertezza sarebbe dannosa per la Svizzera", ha spiegato il consigliere agli Stati argoviese Philipp Müller (Plr).

Secondo gli oppositori, il testo finirebbe per mettere in pericolo tutti gli accordi internazionali, compresi quelli confermati più volte dagli stessi cittadini svizzeri. Con questa spada di Damocle, per la Confederazione diventerebbe molto difficile arrivare a nuove intese.

Per il canton Zurigo l'inizitiva minaccia gli atenei

Secondo il consiglio di Stato zurighese l'iniziativa denominata 'contro giudici stranieri' causerebbe "seri svantaggi agli atenei e alla piazza economica di Zurigo". Per questo motivo l'esecutivo raccomanda di respingere l'oggetto in votazione il 25 novembre.

L'iniziativa 'perl'autodeterminazione mette in pericolo "la partecipazione degli atenei svizzeri ai programmi europei di formazione e di ricerca", sottolinea oggi in una nota il consiglio di Stato del canton Zurigo.

L'accesso a finanziamenti come quelli legati al programma europeo per la ricerca Horizon 2020 o al programma di scambio universitario Erasmus+ non sarebbe più garantito in modo automatico. "Università e Politecnici subirebbero perdite finanziarie", scrive l'esecutivo a maggioranza borghese (2 UDC, 2 PLR, 1 PPD e 2 PS).

In caso di approvazione dell'iniziativa, l'economia del canton Zurigo sarebbe quella maggiormente toccata in tutta la Svizzera. La piazza economica zurighese genera più di un quinto del prodotto interno lordo (Pil) nazionale e ospita diverse società internazionali. "Imprese mondiali come Google, Ibm o Disney hanno un forte interesse affinché la Svizzera rimanga una partner affidabile dal punto di vista della sicurezza del diritto".

 

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