Svizzera

Circa la metà degli svizzeri è contraria all'intesa con l'Ue

Il 43% della popolazione invece la sostiene, lo dice un sondaggio Tamedia. L'indagine rivela che la nostra principale preoccupazione sono i costi della salute

Circa la metà degli svizzeri è contraria a un accordo con l'Unione europea (foto: Ti-Press)
30 settembre 2018
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I fautori dell'accordo quadro, stando a un sondaggio di Tamedia pubblicato oggi, segnano così una flessione di 6 punti rispetto al precedente rilevamento di tre mesi fa.

La politica europea, stando all'inchiesta , suscita un crescente scetticismo: il 52% degli intervistati continuano ad opporsi a un'eventuale disdetta degli accordi sulla libera circolazione delle persone, ma il 44% si dice pronto a compiere questo passo, con un aumento di 4 punti nel raffronto con giugno.

In calo anche la fiducia risposta nel governo e nel parlamento. Il grado di soddisfazione per il lavoro svolto da Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati scende infatti dal 45% al 41%: quanto al Consiglio federale i dati raccolti indicano una flessione dal 46% al 39%.

I rapporti con l'Ue giungono solo al quarto posto nella classifica delle preoccupazioni degli svizzeri: in testa, con una quota del 66%, figurano i crescenti costi della salute. Seguono le pensioni (57%) e i temi legati all'immigrazione e alle migrazioni.

L'Udc è il partito con più forza a livello federale, al secondo posto il Ps e terzo il Plr

Il sondaggio dà anche un quadro della forza dei partiti a poco più di un anno dalle prossime elezioni federali. In prima posizione continua a veleggiare l'Unione democratica di centro, con una quota di consensi del 29,7%, in progressione di 0,3 punti rispetto all'appuntamento con le urne del 2015.

Al secondo posto si situa con il 17,9% il Partito socialista (-0,9 punti) e al terzo il Partito liberale radicale con il 17,0% (+0,6). In sostanziale flessione il Partito popolare democratico, che scenderebbe sotto la soglia del 10%, dall'11,6% al 9,9%. Stabili i Verdi al 7,1%, in fase ascendente i Verdi Liberali (al 5,7%; +1,1 punti) e in leggerissima perdita di velocità il Partito borghese democratico (al 4,0%; -0,1 punti).

Solo in 439 ticinesi (su 19'412) hanno partecipato al questionario online

Il sondaggio è stato svolto secondo la modalità online in tutta la Svizzera il 24 e il 25 settembre: i partecipanti sono stati 16'770 nella Svizzera tedesca, 2'203 in Romandia e 439 in Ticino, per un totale di 19'412.

Prima delle elezioni federali del 20 ottobre 2019 sono previste altre tre inchieste di questo tipo.

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