Svizzera

Presentato il piano di risparmi della Ssr per i prossimi quattro anni

L'azienda lancia un programma di riforme con un risparmio di 100 milioni (10 milioni per la Rsi) e con la caduta di 250 posti di lavoro

Gilles Marchand, direttore generale Ssr (fonte: Rts)
28 giugno 2018
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La Ssr ridurrà le spese di 100 milioni di franchi, di cui 10 milioni presso la Rsi e 1 milione presso la Rtr. È quanto deciso ieri dal Consiglio di amministrazione, che ha approvato a grandi linee il piano di risparmio proposto dalla Direzione generale. È prevista la soppressione di circa 250 posti di lavoro a tempo pieno.

Come annunciato in seguito alla bocciatura dell’iniziativa No Billag da parte del 71,6% dei cittadini svizzeri lo scorso 4 marzo, la Ssr lancia a partire dal 2019 un programma di riforme a lungo termine, informa un comunicato odierno della Società svizzera di radiotelevisione (Srg Ssr). Alla Srf i costi saranno ridotti di 20 milioni, alla Rts di 15 milioni e a swissinfo (Swi) di 1 milione. Presso la Direzione le spese verranno diminuite di 15 milioni.

Secondo la Ssr, una riduzione dei posti di lavoro sarà inevitabile per raggiungere l’obiettivo di risparmio. Il taglio dei 250 impieghi avverrà in tutte le unità aziendali e buona parte attraverso la fluttuazione naturale. Non sono però esclusi licenziamenti, scrive la Ssr, precisando che è prevista l’attivazione di un piano sociale. Fino a fine settembre si procederà alla pianificazione di dettaglio e successivamente verranno ascoltate le parti sociali e i collaboratori.

I risparmi trasversali, soprattutto nei settori Infrastruttura e Distribuzione, ammontano a 40 milioni di franchi. Una riduzione significativa dei costi degli immobili, che terrà conto del radicamento regionale, è prevista in tutte le regioni, viene precisato nella nota.

Da un lato, – secondo Ssr – l’azienda risponde così al tetto massimo fissato dal Consiglio federale per i proventi del canone e al calo degli introiti pubblicitari; dall’altro si prepara in vista delle sfide future. Poiché il risultato dell’iniziativa No Billag è stato anche espressione di un riconoscimento dell’alta qualità dei programmi nelle quattro regioni linguistiche, il piano di risparmio dovrà avere il minor impatto possibile sull’offerta radiofonica, televisiva e digitale, afferma la Ssr.

Dopo la consultazione delle parti sociali, il piano di risparmio e d’efficienza sarà esaminato in dettaglio a fine anno dal Consiglio d’amministrazione, in vista della sua attuazione a gennaio 2019.

Reinvestiti 20 milioni

Dei 100 milioni risparmiati, la Ssr intende reinvestirne 20 nel rafforzamento della propria unicità e nel  potenziamento del valore aggiunto. Dal primo gennaio 2019, una volta scaduti i contratti in vigore, si rinuncerà alle interruzioni pubblicitarie durante i film in prima serata su Srf, Rts e Rsi. In ambito culturale sono invece previste produzioni svizzere, in particolare serie Tv, in collaborazione con partner esterni.

La Ssr intende poi creare una piattaforma digitale interattiva che permette un uso "più semplice e personalizzato al di là delle barriere linguistiche grazie ai sottotitoli e al doppiaggio". Rinuncerà invece alla pubblicazione di semplici testi, non associati a contributi audio e video, sui siti d’informazione di Srf, Rts e Rsi.

Più carico di lavoro

Il Sindacato svizzero dei mass media (Ssm) ritiene che il numero dei posti di lavoro colpiti sia "alto". L’offerta della Ssr sarà dal canto suo ridotta solo leggermente e i dipendenti dovranno dunque produrre di più e il loro carico di lavoro sarà aumentato, afferma in un comunicato.

La ristrutturazione annunciata colpisce sensibilmente il mercato del lavoro, in particolare il già sofferente settore dei media. Nel contesto delle consultazioni il sindacato intende proporre alternative al taglio degli impieghi, che chiede vengano esaminate con serietà dai vertici della Ssr.

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