TENNIS

Nadal torna in campo, con tanta voglia e limitate aspettative

Dopo quasi un anno di assenza, martedì a Brisbane lo spagnolo affronterà l'austriaco Thiem. ‘Ho l'età che ho, ma voglio ritrovare quelle sensazioni...’

1 gennaio 2024
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«Non sono testa di serie, ho l'età che ho». In vista del suo primo incontro ufficiale in singolare da quasi un anno, martedì contro Dominic Thiem al torneo Atp di Brisbane, Rafael Nadal si è detto pronto a tornare in campo, ma ha smorzato le attese.

«È trascorso un anno. C'è stato un intervento chirurgico, è stato un lungo periodo senza potermi allenare a un livello decente – ha ricordato lo spagnolo nella conferenza stampa di domenica –. Per me, sapere come andranno le cose è decisamente difficile. La competizione è diversa dall'allenamento», ha aggiunto.

A 37 anni, l'ex numero 1 del mondo, con 22 titoli del Grande Slam in bacheca, non gioca in singolare, a causa di un infortunio all'anca, da quando ha perso al secondo turno degli Australian Open il 18 gennaio 2023. Dopo due operazioni, mesi di riabilitazione e un crollo in classifica (attualmente si trova in 672ª posizione), ha ricevuto una wildcard per entrare direttamente nel tabellone principale e dice di aver avuto buone sensazioni durante gli allenamenti a Brisbane.

Per il momento, però, non si tratta di porsi obiettivi precisi e nemmeno di confermare se il 2024, come ha lasciato intendere, potrebbe essere la sua ultima stagione. Bisognerà piuttosto avere una risposta sulla capacità di reggere di un fisico martoriato dagli infortuni in 22 anni di carriera. «Sono consapevole che le cose non andranno per forza bene, che è quasi impossibile che vadano bene – ha detto a El País –. Non sono testa di serie, ho l'età che ho», ha detto al quotidiano spagnolo, aggiungendo che farà il punto prima dell'Open di Francia, il giardino di casa sulla terra battuta dove ha vinto 14 volte.

Il semplice fatto di giocare di nuovo rappresenta una prima vittoria per lui, che ha detto di aver preso in considerazione l'idea di smettere tutto, circondato da dubbi sulla possibilità di tornare. «Se ho pensato di ritirarmi? Certo che ci ho pensato. Ha senso fare tutto questo a 37 anni? – ha chiesto ai giornalisti a Brisbane –. Voglio sentire di poter scendere in campo e competere con chiunque. Alla fine non importa se avrò vinto o perso, l'importante è aver ritrovato quella sensazione...».

Nel frattempo, dopo un'assenza di 347 giorni, Rafa ha finalmente giocato di nuovo questo fine settimana nel torneo di doppio. In coppia con il connazionale e coallenatore Marc Lopez, con cui ha vinto l'oro olimpico a Rio nel 2016, ha logicamente perso contro gli specialisti australiani Jordan Thompson e Max Purcell (6-4 6-4). Ma in campo è apparso lucido e mobile, e il sorriso che gli ha illuminato il volto all'uscita dalla Pat Rafter Arena la dice lunga sulla sua voglia di ritornare competitivo.

Il vero ritorno sarà martedì, nel singolare. Il sorteggio lo ha scelto per affrontare un altro tennista finito ai margini del circuito, l'austriaco Dominic Thiem, che ha battuto due volte in finale al Roland Garros, nel 2018 e nel 2019.

L'ultimo dei loro 15 incontri – Nadal è in vantaggio per 9-6 – è avvenuto alla fine della stagione 2020, durante la fase a gironi del Masters. Thiem vinse in due tie-break. Da allora, la carriera dell'ex numero 3 del mondo si è lentamente spenta, colpa di un infortunio al polso destro che lo ha fatto precipitare al 352° posto a metà del 2002.

Il vincitore degli Us Open 2020 è riuscito lentamente a rientrare nella top 100, ma ha dovuto faticare molto per uscire dalle qualificazioni di Brisbane. Contro l'australiano James McCabe è andato addirittura vicino all'uscita, ritrovandosi sotto 2-6 3-5 0/40 in un match interrotto dall'arrivo di un serpente velenoso in campo.

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