Tennis

Caso Djokovic: ‘Credevamo che avrebbe vinto lo sport’

A prendere la parola la famiglia del tennista che, tramite un comunicato, commenta la sua espulsione

(Keystone)
16 gennaio 2022
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I familiari di Novak Djokovic si sono detti fortemente delusi dall’epilogo della vicenda del campione con la sua espulsione dall’Australia, poiché credevano che lo sport avrebbe comunque vinto. In un comunicato diffuso dai media a Belgrado, la famiglia di Djokovic sostiene che a prevalere è stata la politica insieme a tutti gli interessi che hanno avuto il sopravvento.

“Pur dinanzi al comportamento scandaloso nei riguardi di Novak, credevamo che a vincere sarebbe stato lo sport. Credevamo che sarebbe stata accettata la circostanza confermata dal giudice, e cioè che Novak ha un visto valido, che la giustizia verrà soddisfatta e che nessun ‘interesse pubblico’ sarà pretesto per la decisione che è stata presa”, hanno detto i familiari del tennista serbo.

Sottolineando come si tratti di momenti molto difficili per Novak, la famiglia annuncia pieno appoggio al numero uno del tennis mondiale. “Quello che tutti dobbiamo fare, soprattutto noi come suoi familiari, è di mostrargli l’appoggio più forte di sempre. Dobbiamo aiutarlo a riconquistare energie, fiducia in questo sport, prima di tutto nel fairplay che in questo caso è mancato completamente”.

“Siamo orgogliosi di lui e della forza che ha messo in mostra e della lotta che ha condotto con dignità. Crediamo che da questa situazione uscirà più forte e che il tempo mostrerà quello che incontestabilmente lui ha sempre confermato finora, e cioè che è un grande campione e un grande uomo”, ha concluso la famiglia di Djokovic.

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