Sci

SuperG maschile: sarà un affare tutto rossocrociato?

In cartellone venerdì a Saalbach, la gara iridata vede la Svizzera partire largamente coi favori del pronostico

6 febbraio 2025
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Non solo Marco Odermatt: per la gara iridata maschile di superG, in cartellone venerdì, la selezione rossocrociata ha infatti diverse frecce al proprio arco. Resta però il fatto che il fuoriclasse nidvaldese, che in questa specialità non ha ancora vinto medaglie benché ne sia il assoluto il miglior interprete, sarà senz'altro l'uomo da battere. Il ventisettenne, insomma, vuole aggiungere un metallo ai 24 podi ottenuti in questa disciplina in Coppa del mondo, alle 14 vittorie e alle due Coppette di cristallo.

11° a Cortina nel 2021, 4° due anni fa a Courchevel ed eliminato nella gara olimpica di Pechino nel 2022, è come detto ancora a secco di podi in superG nelle grandi manifestazioni, al contrario di quanto ha saputo fare invece nel gigante. Per farci un'idea della sua superiorità nella disciplina, diremo che in superG è salito sul podio in 17 delle ultime 22 gare disputate, e inoltre per due volte ha concluso 4°, in altrettante occasioni è stato 5° e ha poi fatto segnare un 7° posto – a Wengen lo scorso mese – che è stato il suo peggior (!) risultato negli ultimi tre anni.

Marco ha confidato alla stampa che il fatto di avere già vinto medaglie mondiali due anni fa in Francia gli toglie parecchia pressione dalle spalle: «A casa ho già due ori, non sono assillato, ma è chiaro che sarebbe bello ingrandire la collezione. Sono in forma e vengo da un gennaio super positivo coi successi di Adelboden, Wengen e Kitzbühel».

Ciò che è cambiato in casa elvetica quest'anno è che, a Odermatt, nelle gare veloci si sono aggiunte altre formidabili bocche da fuoco. Nelle cinque gare di Coppa del mondo fin qui disputate, ben tre sono state infatti vinte da svizzeri, due con lo stesso nidvaldese e una con Franjo von Allmen. Ma, soprattutto, i rossocrociati sono sempre riusciti a salire sul podio. «Qui a Saalbach, però, tutto ricomincia da zero, il passato non conta», mette in guardia il numero 1 dello sci mondiale.

Von Allmen, Stefan Rogentin e Alexis Monney – dunque – non saranno soltanto dei comprimari al fianco di Odermatt, bensì degli autentici rivali, e per giunta assai temibili, visto che sono stati tutti capaci di salire sul podio almeno una volta nelle gare fin qui disputate. Ciò significa che Justin Murisier, che è il 13° migliore al mondo nella disciplina, non potrà essere al cancelletto di partenza, proprio perché ci sono ben quattro altri elvetici che sono stati capaci di fare meglio di lui. Non solo: gente come Loïc Meillard e Arnaud Boisset – che nelle finali di Saalbach dello scorso anno chiusero 2° e 3°, non hanno mai nemmeno potuto entrare in linea di conto per essere selezionati per la gara di venerdì.

Occhio agli americani

Un grande risultato potrebbe farlo il grigionese Rogentin: vincitore del superG delle finali della scorsa stagione, il 30enne di Lenzerheide sta mostrando una regolarità impressionante, e approfittando dell'attenzione tutta rivolta a corridori più rinomati potrebbe rivelarsi la sorpresa di giornata.

Oltre agli svizzeri, non andranno sottovalutati ad esempio lo statunitense Ryan Cochran-Siegle – argento olimpico a Pechino – e il campione del mondo in carica James Crawford, canadese come Cameron Alexander. Senza dimenticare ovviamente gli austriaci padroni di casa, specie Vincent Kriechmayr, che pare quello più in forma.