Il Friborgo intende conferma il titolo, ma il Davos è in rampa di lancio in campionato. La 97esima edizione comincia venerdì

Nelle ultime (tre) edizioni la Coppa Spengler è rimasta fra i confini nazionali, passando nell’ordine dalle bacheche di Ambrì Piotta, Davos e Friborgo. La serie continuerà pure quest’anno? Capolista del massimo campionato rossocrociato, la squadra beniamina del pubblico spera di sì. Questa stagione d’altronde sono ben sedici – su diciotto – le vittorie conquistate fra le mura domestiche. I tifosi anelano dunque già di ritoccare il record di trionfi nel celebre torneo natalizio, ora detenuto in compagnia del Team Canada. Team Canada, che non riesce più a sollevare il trofeo e disputare la finale dal 2019, in cui militerà il bianconero Michael Sgarbossa.
Anche il Friborgo può sperare di continuare la striscia di vittorie rossocrociate: rinforzato dal biancoblù Michal Cajkovsky, intende confermare il titolo. Titolo che invece lo Sparta Praga non conquista più dal 1963, giacché tre anni or sono fu sconfitto (solo) nell’appendice dei rigori dall’Ambrì. I cechi possono contare su Jakub Kovar, ex Zsc Lions e fratello del più celebre Jan, nonché Filip Chlapik e Michael Spacek. Formate in primis da giovani promesse, sia l’Ifk Helsinki che l’Us Collegiate Selects – nella storia ultracentenaria della rassegna mai, finora, aveva preso il via la selezione dei migliori giocatori del campionato americano universitario – sono un rischio. Quattordici elementi già draftati. Il potenziale in termini di qualità e spettacolo è assicurato, ma pure la competitività?