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‘Aspettiamo il 29 gennaio incrociando le dita’

Tre settimane di tempo per preparare il rush finale dei Gdt di Nicola Pini. ‘Se mai il campionato di Prima Lega ripartirà per davvero’

‘Col senno di poi, quella di sospendere il torneo è stata una decisione opportuna’
(Ti-Press)
29 dicembre 2021
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È un regalo di Natale di cui Nicola Pini e i suoi Gdt Bellinzona (e di certo non solo loro) avrebbero volentieri fatto a meno. E invece, il 20 dicembre, alla vigilia del loro ultimo impegno prenatalizio, è arrivato lo stop (generale) alle competizioni. Per un campionato di Prima Lega che per il terzo anno consecutivo deve così fare duramente i conti con il coronavirus.

Il sipario sulla stagione 2019/20 era calato dopo gara 3 della finale tra Wetzikon e Frauenfeld (con gli zurighesi avanti 2-1 nella serie). Era la sera del 10 marzo, con i Gdt già in vacanza dal 27 febbraio dopo essere stati estromessi, in tre partite, dal citato Wetzikon in semifinale. Ed è andata ancora peggio l’anno scorso, con un campionato durato unicamente lo spazio di quattro giornate (archiviate con tre vittorie dei Gdt): complice l’aggravarsi della situazione pandemica, la stagione è infatti stata interrotta (e poi definitivamente cancellata) il 3 ottobre. Adesso ci risiamo: il 20 dicembre ecco un nuovo stop (l’ennesimo) alle competizioni per il campionato di Prima Lega (così come per quelli di Seconda, Terza e Quarta Lega). Stavolta però, è bene precisarlo, si parla solo di un ‘congelamento’ del torneo, con la prospettiva di riprenderlo (nella migliore delle ipotesi) a fine gennaio. «Ammetto che in un primo momento siamo rimasti un po’ sorpresi da questa decisione – sottolinea l’allenatore dei biancorossi Nicola Pini –. L’impressione era che malgrado la situazione pandemica si stesse deteriorando, il quadro generale non fosse ancora compromesso al punto da dover imporre una misura così drastica. Col senno di poi, però, quella è stata una decisione opportuna: quanto sta capitando negli ultimi giorni sta dimostrando che quello è stato un provvedimento tempestivo e pure necessario». Con la speranza che il torneo possa ricominciare per davvero a fine gennaio… «La speranza è effettivamente quella, anche se non è scontato. Anzi, guardando alla situazione attuale, è facile pensare che il termine del 27 gennaio (con le prime partite di Prima Lega in programma sabato 29 gennaio) sarà ulteriormente spostato più in là nel tempo. Sappiamo comunque già sin d’ora che con la stagione regolare non potremo andare oltre il 9 febbraio, data in cui, da programma originale, si giocherà gara 1 dei quarti di finale dei playoff. E qualora non si riuscisse a rispettare la tempistica, le probabilità che anche questa stagione debba essere annullata sono parecchie».

Vista l’impossibilità di recuperare le partite annullate dal 20 dicembre in poi, i responsabili della Regio League una prima decisione l’hanno comunque già presa: «I match annullati non verranno recuperati: alla ripresa si disputeranno unicamente quelli ancora previsti dal calendario originale (turni residui che per i Gdt Bellinzona prevedono dapprima la sfida contro il Burgdorf e poi quella contro l’Argovia, ndr). Di conseguenza, per designare la classifica finale anche quest’anno si dovrà far riferimento al coefficiente di punti a partita». Classifica alla mano, i Gdt occupano ora l’ottavo posto con 20 punti in 14 partite, piazzamento confermato pure dalla media di punti a partita, con Herisau, sesto, e Burgdorf, settimo, ampiamente alla loro portata, ragion per cui la sfida con i bernesi subito alla ripresa della competizione sarà di quelle che valgono doppio per i biancorossi di Nicola Pini.

Come l’avete presa la decisione di fermare il torneo per qualche settimana? «Ovviamente un po’ di rammarico c’è: lo stop è arrivato in un momento in cui stavamo iniziando a ingranare per davvero». Reduci da sei successi nelle ultime otto partite, e addirittura cinque nelle ultime sei, i biancorossi stavano infatti prendendo gradualmente quota. «In più, davanti a noi si profilavano diverse sfide importanti per la classifica. Ma l’abbiamo comunque presa con filosofia. Anzi, senza partite all’orizzonte, ne ho approfittato per concedere qualche giorno extra di libero ai ragazzi. Anche perché, considerando che cenoni e aperitivi in gruppo sono all’ordine del giorno in questo periodo di festività, continuare ad allenarci sarebbe stato un inutile rischio. Ricominceremo con il lavoro settimana prossima: di tempo per trovare la forma ideale ne abbiamo comunque ancora a sufficienza visto che le competizioni riprenderanno tre settimane più tardi. Per allora praticamente tutti i miei giocatori saranno in regola con le nuove disposizioni in materia di lotta al coronavirus: chi perché guarito, chi perché già fattosi inoculare il booster. Sulla carta dovremmo pertanto avere una squadra competitiva. L’avevo già detto prima e lo ribadisco ora: potenzialmente abbiamo una formazione che può ambire a vincere il campionato».

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