
Un po’ parla, un po’ scruta la lavagnetta magnetica appesa al muro del suo ufficio, Luca Cereda. Da quelle pedine inanimate, che si muovono liberamente tra caselle su cui campeggiano i nomi dei club che completano il progetto biaschese (quindi Ambrì, Lugano e Bellinzona), di volta in volta prende vita la formazione dei Rockets. «Praticamente dobbiamo attendere ogni volta l’ora di pranzo del giorno seguente a quello di una partita, per sapere con certezza se potremo contare su qualche giocatore in arrivo da Valascia o Resega» spiega il trentacinquenne tecnico ticinese, che vanta 264 partite da giocatore in Lega nazionale A con le maglie di Ambrì e Berna (e all’incirca altrettante oltreoceano, in American Hockey League). «Ma posso ritenermi soddisfatto di come vanno le cose, pur se è...