Formula 1

La Ford torna in Formula 1 con la Red Bull

Il costruttore automobilistico statunitense fra tre anni farà ritorno nel Circus che aveva abbandonato nel 2004

Mark Webber su una Jaguar motorizzata Ford del 2004
3 febbraio 2023
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Il ritorno della Ford in Formula 1, nel 2026 con la Red Bull, rappresenta un nuovo capitolo di una storia più fruttuosa nei panni di costruttore piuttosto che come scuderia.

A partire dalla metà degli anni Sessanta, infatti, la Ford V8 era stata protagonista cogliendo diversi titoli mondiali in associazione a scuderie mitiche come Lotus, McLaren, Tyrrell o Benetton. L’ingresso avvenuto nel 1966 fu dovuto ai "preparatori" britannici Mike Costin e Keith Duckworth. Quell’anno infatti il regolamento prevedeva un aumento della cilindrata da 1500 cc a 3000 cc, alcune scuderie come Ferrari, Brm o Matra scelsero di sviluppare un motore V12, mentre l’inglese Lotus si orientò a Duckworth per sviluppare un motore da competizione sulla base del V8 Ford di serie. Il V8 Cosworth debuttò al Gp d’Olanda del 1967, conquistando la pole position con Graham Hill e la vittoria con Jim Clark.

Dal 1968 il motore fu venduto anche ad altre scuderie, arrivando così a motorizzare quasi la metà dei veicoli di Formula 1 a fine anni Settanta. In seguito conobbe numerose modifiche e negli anni Novanta, portò Michael Schumacher, sotto il nome di V8 Zetec, ai suoi primi titoli del 1994 e del 1995, su Benetton.

Complessivamente Ford ha ottenuto 176 Gran Premi (su circa 570 corsi), ciò che ne fa il terzo motore più vincente della storia alle spalle di Ferrari e Mercedes. Inoltre vanta dieci titoli costruttori e tredici piloti.

Cosworth godeva di una certa libertà tecnica ed economica rispetto a Ford, che però nel 2000 decise di entrare nel Circus come costruttore. Il gruppo di Dearborn (Michigan, Stati Uniti) acquistò la scuderia Stewart Racing e la rinominò Jaguar, dal nome del marchio allora posseduto da Ford. La monoposto fu dotata di un altro motore ideato da Cosworth, ma a partire da un V10.

Tuttavia la Jaguar non riscosse mai grande successo, nonostante la guida a un certo punto del leggendario campione austriaco Niki Lauda, raggiungendo il settimo posto in classifica per tre anni consecutivi (2002, 2003 e 2004), senza mai imporsi in una gara. Per cui al termine della stagione 2004, Ford decise di vendere la scuderia a un’allora giovane e ambiziosa… Red Bull.

Nel 2026 il cerchio tornerà a chiudersi, con il marchio austriaco che nel frattempo ha ottenuto svariati titoli mondiali piloti e costruttori. La collaborazione proseguirà almeno fino al 2030 e permetterà "di sviluppare un gruppo propulsore ibrido di nuova generazione".

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