laR+ ‘Vacanze romane’

Sì, no, forse. Nel dubbio, un test...

Un Europeo in tempi di Covid richiede un grande spirito di adattamento anche all'inviato sul posto, tra cambiamenti di regole e accrediti 'ballerini'

12 giugno 2021
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Incertezza. Una delle conseguenze della pandemia che ancora adesso che il peggio sembra passato (tocchiamo ferro) continua a caratterizzare determinati ambiti della nostra vita, compreso in questo caso il ruolo dell’inviato. Raccontato delle mille formalità necessarie per raggiungere l’Italia e prima ancora per accreditarsi per l’Europeo, il pass che ti permette poi di girare con un pizzico di libertà in più e accedere alle partite (non in maniera automatica però, bisogna comunque richiedere un secondo permesso per ogni match) è da andare a ritirare. Bene, per ottimizzare i tempi decido di raggiungere il media center dello stadio Olimpico – situato dall’altra parte della città rispetto al nostro albergo, scelta strategica per essere poi a due passi da dove si allenerà la Svizzera durante il suo soggiorno nella capitale italiana – il giorno stesso del match inaugurale tra Italia e Turchia. Ah già, partita per la quale inizialmente l’Uefa, a causa dei posti limitati in tribuna stampa (sempre per colpa di sto Covid) e alla precedenza data a giornalisti italiani e turchi, mi aveva negato l’accredito, salvo poi cambiare idea a due giorni dal match dopo aver rinnovato la richiesta all’Uefa, stavolta in italiano. Scherzi a parte, presa e portata a casa la buona notizia, alla vigilia del giorno x arriva un’altra comunicazione che richiede un ulteriore adattamento: se per i tifosi non ancora vaccinati è sempre stato chiaro l’obbligo di presentare un test negativo per accedere allo stadio, lo stesso non sembrava valere per i giornalisti. Sì come no, test ora fortemente raccomandato (che ha anche senso, anzi forse sarebbe stato ancora più sensato renderlo obbligatorio) che decido di fare per non avere problemi. Fortuna che girando per la capitale avevo già notato una delle molte tendine montate all’esterno di alcune farmacie che pubblicizzano la possibilità di effettuare, per 22 euro, il test rapido. (Ri)cerca, trova, mettiti in fila (saranno anche solo 14’000 i tifosi ammessi allo stadio, ma immaginatevi che una buona parte di essi debba a sua volta farsi testare nelle 48 ore precedenti al match…), starnutisci, aspetta il risultato. Negativo. Via allo stadio, ritira l’accredito, accomodati in tribuna. E goditi il tuo lavoro...

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