In dieci per gran parte dell'incontro, la squadra di Sannino non riesce a raggiungere l'Étoile Carouge a quota 13 punti

A quasi un giorno dalla lieta notizia sulla restituzione della minilicenza, il Bellinzona non è riuscito a regalare un'altra soddisfazione alla propria tifoseria: costretti a giostrare in dieci uomini di movimento per gran parte dell'incontro, i sopracenerini hanno incassato l'ennesima sconfitta di questo campionato inchinandosi 2-0 al Wil. Il girone di ritorno non si è chiuso su note altisonanti, permettendo alla compagine di Sannino di raggiungere a quota 13 punti l‘Étoile Carouge, ma ora c’è la pausa invernale per cercare di sistemare la rosa e approciare il ritorno con maggiori ambizioni.
L'Acb ha inizialmente subìto la pressione ospite, faticando a mantenere il possesso della sfera e imbastire delle azioni. Collo scorrere del cronometro, però, la premiata coppia formata da Mayorga e Vogt ha cercato di ridestare dal terpore tutta la squadra. Troppo poco e confusionario, comunque. E, così, il Wil ha trovato la tattica ideale per mettere in difficoltà la difesa sopracenerina: i cross, in cui Sadiku e compagni hanno perso spesso e volentieri le marcature. Trascorsa una ventina di minuti è proprio su palla ferma che i sangallesi hanno quindi trovato l'occasione (fino a quel momento) più nitida: Muci non è uscito dai pali, come già successo in precedenza, e un braccio un po‘ alzato di Tutonda su Rapp ha indotto l'arbitro a sventolare il secondo giallo in faccia al rossocrociato e decretare l'estrema punzione. Estrema punizione, invero piuttosto generosa, di cui si è incaricato Bytyqi mancando clamorosamente il bersaglio.
A tre minuti dalla pausa, il Bellinzona si è creato il suo più grande sussulto manco a dirlo grazie a Vogt. Il brasiliano ha ’accentrato' la palla rasoterra trovando capitan Sadiku, che si è visto negare il gol dalla punta del piede di Muslija. Ormai nel recupero, e ancora su calcio d'angolo, il Wil ha quindi aperto le danze: traffico dinanzi a Muci e Rapp che si è inerpicato più in alto di tutti, spedendo la sfera in fondo al sacco. La reazione dell'Acb non è tardata, con la conclusione di Moulin a rimbalzare nell'area piccola mettendo in difficoltà il portiere sangallese ma non a tal punto da firmare il pareggio. Nella ripresa i beniamini del pubblico non hanno smarrito la speranza, cercando di rianimare l'incontro, ma il ritmo basso imposto da Schmid e compagni e il raddoppio a opera di Hajij hanno spento lentamente ogni velleità di rimonta. Una sconfitta, l'ennesima di questo girone d'andata, da cui bisognerà per costruire la salvezza pure sul campo.