Calcio

Il Lugano batte il Winterthur e stacca il biglietto per l'Europa

Terzo posto in campionato per il momento blindato dagli uomini di Croci-Torti, da oggi già sicuri di un posto nelle Coppe

14 maggio 2023
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A farsi sentire nel tardo pomeriggio di Cornaredo sono state soprattutto le assenze – specie quella di Doumbia – handicap che ha condizionato del resto l'intera stagione bianconera. La nota positiva è ovviamente il risultato, che vede premiare gli uomini di Mattia Croci-Torti malgrado una prestazione non troppo brillante. Ogni tanto ci sta, ci mancherebbe, specie se – come detto – pur giocando solo discretamente si riesce a portare a casa i tre punti. Davanti a un pubblico che ancora una volta non ha risposto come la squadra avrebbe meritato – specie per quanto di buono ha fatto nelle ultime esaltanti settimane – il Lugano prende subito l'iniziativa, ma già dai primi minuti denota qualche problema in fase di impostazione e clamorosi svarioni difensivi, per fortuna non sfruttati dal Winterthur.

A passare in vantaggio al 15’ sono comunque i padroni di casa, grazie ad Aliseda che, dopo aver ricevuto palla sui 25 metri, si inventa una serpentina delle sue e libera un diagonale sinistro angolatissimo che pare un colpo di biliardo: per il portiere zurighese Kuster non c’è nulla da fare. La rete che sblocca il risultato mette entusiasmo sugli spalti e in campo, dove forse si attende qualche secondo di troppo prima di ritrovare la necessaria concentrazione, e infatti, subito dopo aver rimesso la palla in gioco, la squadra di Bruno Berner trova il pareggio: una cappellata imperdonabile di Hajrizi regala a Ramizi una palla che infilare alle spalle di Saipi risulta fin troppo facile. Per fortuna c’è Sabbatini, capitano inossidabile e sempre affidabile, che al 21’ scodella dalla trequarti destra una punizione sulla testa di Arigoni, il quale la colpisce benissimo e non lascia scampo a Kuster. Tatticamente non impeccabile su entrambi i fronti – dove fioccano gli errori – la partita scivola poi verso il riposo senza troppi acuti da segnalare: a concludere più spesso è comunque il Lugano, anche se in maniera non troppo pericolosa. Ci fosse stato lo squalificato Doumbia – dicevamo in apertura – avrebbe certo aiutato i compagni sia in difesa sia a centrocampo.

Nella ripresa la musica non cambia: i bianconeri, davanti a un Winterthur solo un po’ più propositivo rispetto al primo tempo, tengono quasi sempre il pallino in mano, con manovre spesso apprezzabili. Però stentano a pungere: almeno fino a quando Celar si trova sui piedi una palla invitantissima, che però non colpisce benissimo e dunque non riesce a trasformare nel gol che avrebbe personalmente meritato e che, probabilmente avrebbe chiuso il match con una ventina di minuti di anticipo. Da qualche minuto in campo c'erano anche Bottani e Belhadj, gettati nella mischia da Croci-Torti che giustamente deve pensare, in questa fase delicata della stagione, a distribuire intelligentemente il minutaggio di tutti gli uomini di cui dispone. Idem per Facchinetti, che alla prima palla toccata al 78’, appena subentrato a Macek, impegna il portiere ospite con una bella botta mancina. Prosegue dunque, pur in maniera tutto sommato non brillantissima, l'esaltante primavera bianconera, che vede ormai gli uomini guidati dal Crus in striscia positiva da sette turni: il terzo posto – sinonimo di preliminari di Conference – per il momento è blindato, e anche la partecipazione ai preliminari di una Coppa europea la prossima stagione è ormai certa, dato che - mal che vada - la truppa bianconera chiuderà al quinto posto.

«Dovevamo vincere per forza e l’abbiamo fatto, non era scontato», ha detto Croci-Torti dopo il match. «Le altre volte - tranne in Coppa - avevamo sempre fallito le gare in cui eravamo obbligati a vincere, quindi sono molto contento. Il Winterthur ci ha chiuso bene, si è barricato nella proprio metà campo fino al 75’. Gli zurighesi sono una squadra rognosa, sempre difficile da affrontare, nelle ultime trasferte ha dominato nel primo tempo sia a San Gallo sia a Sion. Non abbiamo certo dato spettacolo oggi, ma l’importante era vincere, siamo stati concreti, anche se qualche rischio l’abbiamo corso, su quelle due punizioni degli zurighesi nel finale. Essere già certi dell’Europa è un grande traguardo, anche se ovviamente andremo avanti dritti nel nostro percorso. Il primo obiettivo stagionale, ad ogni modo, è raggiunto, e dobbiamo esserne fieri. Hajrizi ha commesso un paio di errori gravi, ma veniva da sei partite molto buone, non me la sento di fargli pesare troppo questi errori»

Lugano - Winterthur: 2-1 (2-1)

Reti: 15’ Aliseda (1-0), 17’ Ardaiz (1-1), 21’ Arigoni (2-1).

Lugano: Saipi; Hajrizi, Espinoza, Arigoni, Daprelà; Sabbatini, Macek (dal 77’ Facchinetti), Bislimi (dal 65’ Belhadj); Aliseda (dall'88’ Nkama), Celar (dal 77’ Babic), Amoura (dal 65’ Bottani).

Winterthur: Kuster; Gelmi, Diaby, Gantenbein (Dal 77’ Gonçalves), Schmid; Burkart (dal 71’ Ballet), Abedini, Di Giusto, Ramizi (dal 71 Rodriguez), Kryeziu (dal 61’ Corbaz), Ardaiz (dal 46’ Buess).

Arbitro: Esther Staubli.

Stadio di Cornaredo: Spettatori 3'035.

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