Calcio

Per Michele Campana ‘più drammaticità e meno partite morte’

Il direttore operativo dell’Fc Lugano e membro di comitato della Sfl commenta la riforma della Super League, passata a larga maggioranza

20 maggio 2022
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Per Michele Campana, direttore operativo dell’Fc Lugano e dallo scorso novembre membro di comitato della Sfl, l’approvazione della riforma in maniera così netta (19 voti favorevoli all’allargamento a 12 e 16 alla formula con playoff) rappresenta una vittoria.

«Come membro di comitato non posso che essere felice – conferma il dirigente bianconero –. Quando siamo entrati in carica (con lui ad esempio anche Marco Degennaro, ndr) ci è stato chiesto di presentare una proposta di allargamento a 12 squadre e una nuova formula. Nonostante i tempi stretti ci siamo riusciti e oggi, dopo praticamente cinque anni dal primo studio per una riforma dei due campionati di Swiss Football League e tre tentativi (di cui l’ultimo non andato a buon fine in particolare a causa della pandemia e dei timori legati a essa), finalmente la riforma è realtà».

Quanto alla formula particolare, Campana sottolinea come «credo sia una prima a livello europeo, ma d’altronde per un campionato a 12 non c’è una formula ideale e abbiamo dovuto inventarne una che tenesse conto degli interessi di tutti. E al netto delle critiche – preventivate in quanto eravamo consci di rompere in un certo senso una tradizione – che secondo me tra cinque anni saranno dimenticate, pensiamo di esserci riusciti. In particolare la nuova formula sposa i desideri delle nuove generazioni che vogliono sempre più drammaticità e incertezza attraverso il maggior numero possibile di partite decisive. Le prime 22 lo saranno per rimanere nei primi sei posti; le successive 10 da una parte per partecipare alla finale, dall’altra per cercare di evitare la relegazione; e alla fine, nel momento più bello dell’anno che è maggio, ci saranno le partite decisive per il titolo, per l’Europa e per la salvezza».

Per la felicità di tutti, televisioni comprese, con le quali bisognerà ridiscutere i termini degli accordi… «Ma non sarà un problema, dai partner principali c’era già un ok di massima. D’altronde per loro questa riforma è quasi un regalo, perché se è vero che avranno qualche costo in più per la produzione delle partite, il prodotto sarà ancora più appetibile, con meno partite morte una fase finale spettacolare».

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