Calcio

Giacca dell’Uck per Shaqiri, le reazioni

L’Associazione svizzera di calcio condanna il gesto. La Federcalcio serba: ‘Sanzioni severe contro Shaqiri’

10 ottobre 2021
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Quanto avvenuto ieri sera, al termine della partita fra Svizzera e Irlanda del Nord a Ginevra, continua a far discutere. Dopo la fine della sfida che ha consegnato la vittoria ai rossocrociati (2-0), il capitano della Nazionale, Xherdan Shaqiri si è recato nell’area stampa per il consueto incontro con la stampa.

Ed è stato proprio durante un’intervista con la RSI che uno spettatore si è avvicinato al calciatore e gli ha messo una giacca sulle spalle. L’indumento portava il logo “UCK”, acronimo che si riferisce all’organizzazione paramilitare fondata negli anni 90 e che, durante le guerre in Ex Jugoslavia, ha combattuto per l’indipendenza del Kosovo.

L’Associazione svizzera di calcio ha condannato l’azione in un comunicato di domenica: «È inaccettabile che la gente voglia usare gli stadi di calcio, e in questo caso l’intervista con un giocatore dopo una partita, per la propaganda politica».

La Federcalcio serba: ‘Sanzionate anche Shaqiri’

A prendere parola sulla vicenda, anche il segretario generale della Federcalcio serba. Jovan Surbatovic. In un comunicato, Surbatovic afferma: «Stiamo preparando una lettera di protesta che invieremo alla FIFA nel corso della giornata - e continua -. Chiediamo una reazione immediata e le sanzioni più severe contro Shaqiri per aver promosso l’organizzazione terroristica criminale UCK davanti ai media». La reazione nasce dai rapporti ancora parecchio tesi e non del tutto assopiti fra Serbia e Kosovo; e già in passato la Federcalcio serba aveva attaccato Shaqiri, che ha radici kosovare.

‘Ha reagito in modo esemplare’

In realtà, Shaqiri non ha promosso nulla dato che, appena resosi conto del simbolo, si è subito tolto la giacca, mostrando anche un certo imbarazzo. «Ha reagito in modo esemplare» ha commentato l’Associazione svizzera di football a tal proposito.

Intanto il trasgressore è stato interrogato dalla polizia e gli è stato notificato un divieto di accesso allo stadio.

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