Calcio

Prima incanta, poi soffre, ma alla fine gode

Grazie a un ottimo primo tempo e a un finale in cui stringe i denti, i bianconeri battono 2-1 sul Thun centrando il secondo successo filato

Keystone
28 ottobre 2018
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Ha sofferto maledettamente il Lugano, ma alla fine stingendo i denti in un finale tutto a marca Thun (due pali e tanti brividi davanti a Da Costa) è riuscito a difendere il 2-1 (Junior e Gerndt) costruito in un ottimo primo tempo e a centrare la seconda vittoria consecutiva, la terza dell’era Celestini, che ha proiettato i bianconeri a quota 16 punti in classifica.

Squadra che vince non si cambia e così il tecnico vodese ha riproposto l’undici iniziale che la settimana precedente aveva sconfitto il San Gallo, con l’unica eccezione del rientrante Sabbatini (contro i biancoverdi il capitano era squalificato) al posto di Abedini davanti alla difesa. Intoccabile naturalmente dopo la bella prestazione nell’ultima partita il trio offensivo, che infatti ci ha messo esattamente un minuto e cinque secondi a confermare l’ottimo stato di forma: verticalizzazione di Vécsei per il velocissimo Bottani, il quale ha messo in mezzo un pallone perfetto per l’accorrente Junior, bravo a superare Faivre in uscita. L’attaccante brasiliano, decisamente in forma, è poi andato vicinissimo al raddoppio al 18’, quando solo un grande riflesso dell’estremo difensore ospite gli ha negato il raddoppio di testa. Gol sbagliato, gol subito, perché sul ribaltamento di fronte un pallone mal gestito dalla difesa bianconera è finito dalle parti di Tosetti, che con un destro incrociato ha firmato il classico gol dell’ex. Per una ventina di minuti la partita è poi proseguita senza particolari emozioni, fino al 37’, quando Gerndt ha iniziato e concluso in rete un’azione passata anche dai piedi dei soliti Junior (assist) e Bottani (conclusione respinta sulla riga).

Nella ripresa il primo episodio da segnalare è il cambio forzato al 52’ tra Junior (probabile risentimento muscolare) e Crnigoj, mentre pochi istanti dopo un rilancio errato di Sulmoni per poco non ha portato al pareggio ospite, con la sfera che dopo un rimpallo ha accarezzato il palo. Il pericolo ha forse spaventato un po’ i padroni di casa, che hanno arretrato un po’troppo il baricentro subendo la pressione ospite. È così toccato a Da Costa sventare il tentativo di testa di e la conclusione dalla distanza di Glarner. All’80’ è invece stato nuovamente il palo (questa volta pieno) a salvare il portiere di origine portoghese sul destro incrociato di Tosetti, mentre a tre minuti dal 90’ Gelmi di testa da due passi ha fallito l’ultima occasione del match.

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