Calcio

Muscoli e testa, Covilo regala il successo al Lugano

Ottimo esordio del 32enne bosniaco che con una rete allo scadere del primo tempo permette ai bianconeri di imporsi 1-0 a Cornaredo contro lo Zurigo

1 settembre 2018
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Si è fatta attendere (quattro partite) ma alla fine è arrivata anche la seconda vittoria stagionale in campionato per il Lugano, la prima davanti al pubblico di Cornaredo. Dopo il successo all’esordio stagionale in quel di Sion (a cui erano seguiti due pareggi e due sconfitte), i bianconeri hanno superato 1-0 lo Zurigo in una partita dalle due facce, con gli stessi padroni di casa a farsi preferire nei primi 45 minuti, prima di subire la reazione ospite nella ripresa.

Cambio di modulo per Abascal che è passato dalla difesa a 4 a quella a 3 con Yao, Maric e Daprelà. Esordio proprio davanti alla linea difensiva per il roccioso Covilo, mentre in attacco al posto di Ceesay (passato in settimana agli avversari di serata ma non ancora tesserato per i tigurini) è tornato Gerndt, supportato da Crnigoj (in panchina Junior). Per la prima mezz’ora non è successo praticamente nulla, anche se il Lugano si è fatto preferire gestendo maggiormente il pallone e perlomeno provando (a differenza della squadra di Magnin) a costruire qualcosa. Al 31’ da una bella giocata di Crnigoj è nata una rapida ripartenza che per poco non ha portato al vantaggio bianconero, ma Brecher è stato bravo a deviare oltre la traversa il tentativo di Mihajlovic. Lo stesso centrocampista sloveno poco dopo ha sprecato un contropiede interessante, mentre al 40’ Gerndt ha concluso sull’esterno della rete da posizione defilata. Poco male, perché quattro minuti dopo Masciangelo si è guadagnato un calcio d’angolo con una conclusione velenosa e sugli sviluppi dello stesso l’esordiente Covilo (davvero un’ottima partita la sua) ci ha messo la testa spedendo il pallone alle spalle dell’estremo difensore zurighese.

Nella ripresa si è ripresentato in campo tutto un altro Zurigo che ha subito messo sotto i padroni di casa e dopo qualche brivido dovuto più che altro alle indecisioni di Baumann, al 53’ ci è voluto un salvataggio in extremis di Mihajlovic per evitare il peggio. Al 63’ è invece stato Odey a non inquadrare la porta di testa da buona posizione. La spinta dei tigurini è poi man mano scemata d’intensità e il Lugano si è fatto rivedere in avanti al 72’ con una conclusione di Gerndt troppo centrale per impensierire Brecher. Ben più pericoloso Vécsei cinque minuti più tardi, ma il suo tiro a botta sicura è stato deviato a lato di un soffio da un difensore. Occasioni mancate (una clamorosa anche dal neoentrato Bottani) che hanno costretto i tifosi di casa a un finale intenso, ma in un modo o nell’altro la difesa ticinese ha retto e il Lugano ha incamerato tre importanti punti che permetteranno ad Abascal di lavorare con un po’ più di serenità nelle due settimane di pausa per gli impegni delle nazionali (si riprenderà il 15 settembre con la Coppa Svizzera).

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