Atletica

Bentornata Media Blenio

In cartellone lunedì, la prestigiosa gara podistica torna con una nuova formula quattro anni dopo l'ultima edizione pre-pandemia

In sintesi:
  • Gli ostacoli finanziari e organizzativi inducono gli organizzatori a ridurre un po' la quantità di atleti professionisti presenti, ma non la loro qualità
  • Il Covid non ha lasciato soltanto strascichi di tipo economico, ma ha pure indotto qualcuno ad allontanarsi dall'organizzazione della manifestazione
6 aprile 2023
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Dopo quattro anni e tre edizioni cancellate a causa della pandemia, torna quest’anno la Media Blenio, tradizionale appuntamento podistico primaverile - aperto a dilettanti e atleti d’élite - giunto alla trentanovesima edizione. Ne parliamo con Nicola Bassetti, che è il presidente della manifestazione ed è fra i responsabili dell’organizzazione delle gare che si terranno lunedì, il giorno dopo Pasqua, su percorsi con partenza e arrivo a Dongio. Con quali novità si ripresenta al pubblico la vostra kermesse? «Rispetto a quattro anni fa, ci sono inevitabilmente stati alcuni cambiamenti che, a una lettura superficiale, potrebbero far pensare a uno scadimento del livello della gara, mentre in realtà si è trattato di un adeguamento - morale e finanziario - per concentrare le nostre risorse su quegli aspetti che funzionano meglio».

Come un po’ per tutti gli organizzatori di gare, tornei e manifestazioni in generale, anche per chi si occupa della Media Blenio sono purtroppo evidenti alcune difficoltà finanziarie determinate dal Covid, che ha in qualche modo indebolito le aziende, e dunque risulta più complicato trovare dagli sponsor gli aiuti indispensabili alla realizzazione dei progetti. «A grandi linee, per fortuna», spiega Bassetti, «noi siamo riusciti a mantenere quasi tutti i nostri sponsor di un tempo. Il problema, semmai, è che non se ne trovano di nuovi. Possiamo dunque contare su quanto avevamo a disposizione già prima della pandemia, ma non va dimenticato che i costi sono nel frattempo aumentati. Alcuni anni fa, per esempio, non era obbligatorio avere un’ambulanza già presente sul luogo della gara, oggi invece sì. Di per sé è un'ottima cosa, ovvio, ma a noi crea un problema in più. Più gravosi sono diventati anche gli ingaggi degli atleti più prestigiosi, e dunque l’intera organizzazione si è fatta più impegnativa. Con entrate invariate, insomma, ci troviamo confrontati a costi aumentati: questa sarà dunque un’edizione che definiamo a misura d’uomo. Forse riusciremo a fare qualcosa più in grande l’anno prossimo, in occasione del 40°, lo speriamo davvero».

In concreto, a cosa avete deciso di rinunciare? «Dal programma abbiamo tolto il Walking, che a livello organizzativo era troppo dispendioso. E poi abbiamo modificato la formula del Grand Prix: i professionisti non faranno più gara a sé nel pomeriggio in un circuito cittadino, ma gareggeranno il mattino insieme ai popolari, come succedeva molti anni fa. Inevitabilmente, anche il numero di atleti verrà un po’ ridotto».

Ma la qualità, immaginiamo, sarà comunque garantita… «La presenza di atleti di alto livello internazionale non è messa in discussione. A cercare di dare fastidio a keniani ed etiopi, ad esempio, è quasi certo che ci sarà un fortissimo neozelandese».

La pandemia degli scorsi anni, va detto, non ha creato solo problemi finanziari… «Purtroppo il Covid e ciò che ne è conseguito hanno fatto calare un po’ l’entusiasmo. Anche alcuni nostri volontari, ad esempio, hanno deciso - dopo tre edizioni mancate - di non più mettersi a disposizione, e trovare nuovi volontari, senza i quali nulla sarebbe possibile, non è per niente facile».

Programma della giornata di lunedì? «Il mattino alle 10.40 prenderà il via la gara popolare di 5 km, mentre pochi minuti più tardi scatterà la competizione principale sulla distanza doppia. A partire dalle 14, invece, ci sarà la corsa per bambini di tutte le età. Ricordo che le iscrizioni sono aperte fino a un’ora prima della partenza, per dare la possibilità di essere presente anche a chi vuole decidere solo all’ultimo momento, magari in base all’andamento della meteo. Noi, ad ogni modo, speriamo ovviamente in una bella giornata di sole».

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