Il 26enne ha già messo una seria ipoteca sulla Tournée dei Quattro Trampolini, rifilando grandi distacchi a Oberstdorf

La delegazione slovena ha vissuto un inizio di Tournée dei Quattro Trampolini dal sapore dolceamaro: Domen Prevc ha centrato una vittoria inopinabile, mentre il connazionale Timi Zajc è stato (bruscamente) estromesso dalla classifica finale – in cui era secondo a pari merito con l'austriaco Daniel Tschofenig – complice una irregolarità presente nella sua tuta. Tre millimetri, la discrepante.
E, allora, la Slovenia ha dovuto accontentarsi di un Prevc in stato di grazia. Il 26enne si è infatti confermato di un'altra categoria, conquistando di gran lunga i due migliori salti a Oberstdorf e precedendo di 17,5 punti (quasi dieci metri) il secondo classificato. D'altronde nessun altro saltatore ha neppure lontanamente sfiorato la misura di 140m. Il natio di Kranj è tuttavia rimasto impassibile, quasi fosse la normalità. «Il corpo è rilassato, come pure la testa», ha dichiarato. Un'impressione confermata dalle sei vittorie, e un secondo posto, colte nelle ultime sette tappe di Coppa del mondo.
Non si tratta di un picco isolato, ma di grande costanza. «Cerco di rimanere concentrato, tenendo sotto controllo i nervi», ha continuato Prevc. Il 26enne potrebbe diventare il terzo sloveno (in precedenza c'erano riusciti Primoz Peterka e suo fratello maggiore Peter) a mettere la firma sulla Tournée dei Quattro Trampolini, ma ciò non crea «euforia» in Domen poiché «tutto può cambiare rapidamente». Una dichiarazione che denota lucidità. Sia il campione uscente Daniel Tschofenig che l'altro austriaco Stefan Kraft hanno avuto solo parole di elogio. «È incredibile! Attualmente possiamo soltanto aspettare un suo errore, impegnandoci a fondo così da raggiungere il più velocemente possibile il suo livello. Se continua in questo modo, sarà imbattibile».
Prevc sembra dunque aver messo una seria ipoteca sull'aquila d'oro. L'atmosfera in casa slovena è stata tuttavia rovinata dalla squalifica (a posteriori) di Zajc. La causa, la sua tuta era più lunga di tre millimetri nella parte inferiore della gamba. Un'inezia, contraria però alle normative della Fis. Il commissario Mathias Hafele infatti è stato impassibile. «Il regolamento parla chiaro. Non può esserci alcuna eccezione», ha puntualizzato categorico. D'altronde lo scandalo delle tute occorso durante i Mondiali di Trondheim ha indotto la Federazione internazionale a intensificare le ispezioni così da procedere in sanzioni rapide... e severe.
Tutto era in regola effettuato il primo controllo, «ma non possiamo controllare successive ‘manipolazioni’ delle tute», ha concluso il commissario. Zajc ha ricevuto un cartellino giallo che, alla prossima infrazione, implicherà una squalifica. L'entrata in materia del 25enne non è stata dunque perfetta come quella di Prevc, che ha praticamente già ucciso la 74esima edizione della Tournée. Nella storia è infatti difficile trovare un margine più ampio, ultimata la prima (di quattro) tappe fra il capofila e il resto della concorrenza.