Vela

Circolo velico, grandi novità per la regata di fine estate

In gara nel weekend a Lugano una trentina di imbarcazioni di varie classi, fra cui Optimist e Laser, per un totale di circa 150 partecipanti

In sintesi:
  • Lo sponsor principale della manifestazione investe molto nella vela, sport che ritiene vicino alla filosofia dell'azienda
  • Fra le varie iniziative dell'istituto farmaceutico luganese ci sono progetti a favore di atleti con disabilità di vario tipo
24 agosto 2023
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Partner principale della tradizionale Regata di fine estate organizzata dal Circolo velico Lago di Lugano, da quest’anno, è l’azienda farmaceutica Ibsa, multinazionale da 2’700 dipendenti che fu fondata proprio sulle rive del Ceresio nell’ormai lontano 1945.

La manifestazione in cartellone sabato 26 e domenica 27 agosto – riservata a imbarcazioni di diverse classi fra cui Optimist e Laser – ha in effetti pure assunto il nuovo nome di Coppa Ibsa. Ne parliamo con Giorgio Pisani, che dell’istituto luganese è vicepresidente ed è anche project leader del progetto ‘Sailing into the future. Together’. «Noi siamo basati qui in Svizzera, in Ticino», ci dice, «e dunque ci pareva doveroso accostarci a questa manifestazione, perché teniamo molto alla nostra integrazione col territorio. E vorremmo, nel futuro, mettere in piedi una competizione velica che coinvolga non solo quello di Lugano, ma tutti i circoli velici internazionali con cui collaboriamo. Ci stiamo già lavorando. Un’azienda, del resto, ha il dovere di inserirsi nelle realtà che le sono più vicine, non soltanto fornendo posti di lavoro e vendendo i propri prodotti, ma dandosi da fare attraverso iniziative di vario genere, ad esempio nello sport».

E voi, pur sponsorizzando anche calcio, basket e altre discipline, avete scelto in questi ultimi anni di privilegiare soprattutto la vela.

La nostra azienda si occupa anche di medicina dello sport, e dunque è qualcosa di naturale per noi investire e mostrare la nostra immagine in varie declinazioni di questo ambito. Però è vero che la vela, secondo noi, è lo sport che meglio incarna lo spirito della nostra azienda, perché è una disciplina in cui è fondamentale avere del coraggio, e all’interno della quale il gioco di squadra ha un ruolo chiave, è un mondo in cui i supporti tecnici sono indispensabili e dove c’è molta ricerca. E l’oceano fra l’altro, come del resto il mercato, può rappresentare le difficoltà, gli ostacoli da superare. Allo stesso tempo, la vela è uno sport molto naturale e sostenibile, quindi è un ambito in cui un’azienda farmaceutica, proprio a livello di immagine, può essere molto ben rappresentata. Si tratta di una dimensione sportiva che ci vede davvero molto vicini, come spirito.

Alle regate del prossimo weekend parteciperanno anche atleti dell’Associazione Velabili, che ha sede presso il Circolo velico Lago di Lugano e che promuove attività per persone con disabilità di vario genere...

Le aziende, come dicevo, hanno degli obblighi nei riguardi del territorio in cui operano, e dunque abbiamo pensato che avesse senso dimostrare la nostra sensibilità sociale anche tramite progetti tangibili. E così anche abbiamo sviluppato un concetto che intende legare la vela al mondo dei non normodotati. Cerchiamo di aiutare bambini e adolescenti a vedere la vela come uno strumento che consenta loro di praticare attività nella natura, confrontati con elementi come il mare – o il lago – e il vento. Abbiamo donato diverse imbarcazioni modificate ad alcuni club velici di Punta Ala, di Bellano e di Cap d’Antibes. Ma, soprattutto, grazie a un accordo firmato con la Federazione italiana vela, stiamo formando un po’ ovunque istruttori che possano occuparsi di insegnare a navigare a chi deve fare i conti con specifiche problematiche fisiche e psichiche. Siamo felici che anche il Circolo velico di Lugano, ormai da molto tempo, sia in prima linea in questo genere di progetti.

Il vostro coinvolgimento in campo velico, ad ogni modo, è davvero a 360 gradi...

Abbiamo un progetto piuttosto ampio, che ha preso il via ormai un anno e mezzo fa, quando abbiamo deciso di sponsorizzare una barca – che si chiama proprio Ibsa – che è iscritta al Campionato mondiale Class 40. Il nostro contributo non si è limitato alla semplice sponsorizzazione, ma abbiamo voluto realizzare dall’inizio, praticamente da zero, una barca nuova. Fra l’altro, quella barca in questo momento è in testa al Campionato mondiale, e ne siamo molto felici, anche perché dal punto di vista dell’immagine è qualcosa che ci offre un ritorno molto interessante. I punti di vantaggio in classifica sul rivale più vicino sono parecchi, e ormai alla fine della stagione manca una sola regata, la Transat Jacques Vabre – detta anche Route du Café –, che partirà a novembre da Le Havre e terminerà alla Martinica. Lo skipper è Alberto Bona, ragazzo in gamba, grande professionista e persona molto equilibrata. La sua prima regata per noi fu lo scorso novembre, dalla Bretagna alla Guadalupa, una traversata in solitaria molto impegnativa.

E lei naviga?

Sì, sono appena tornato dalla Sardegna, dove ho fatto un po’ di vela. E ora mi trovo da un paio di giorni a Punta Ala, dove pure uscirò in mare, prima di rientrare domani (oggi per chi legge) a Lugano.

Per le gare del weekend sul Ceresio, il meteo cosa dice?

Per domenica si prevedono temporali, quindi le condizioni non saranno le migliori. Speriamo ovviamente di riuscire a portare a termine le regate, ma d’altra parte la natura è così: ci sono giorni di bonaccia e altri di burrasca.

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