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Colombo: ‘È oggi che ho più chance di medaglia’

A Les Gets si corre la short track iridata, con il ticinese che punta a ripetere il bronzo degli Europei. ‘Questo è un vero circuito di mountain bike’

A caccia di altre soddisfazioni dopo quelle bavaresi
(Keystone)
26 agosto 2022
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Dopo il podio degli Europei di Monaco Filippo Colombo è pronto per andare a raccogliere soddisfazioni anche nella rassegna iridata di Les Gets (Francia): «Mi sento abbastanza bene, gli ultimi risultati sono positivi, per cui sono fiducioso – conferma il biker di Rivera –. Chiaro che la concorrenza è numerosa e il percorso è impegnativo, pur non essendo il mio preferito, poiché prevede due salite lunghe e ripide, il che non favorisce di certo gli atleti più pesanti come me, le discese tecniche ed è un vero percorso di mountain bike; sarà sicuramente il più forte a vincere. È profondamente diverso dal tracciato di Monaco, quasi interamente artificiale, mentre questo è più naturale. A Monaco c’erano anche diverse salite più brevi e ripide, questo è completamente diverso».

Rispetto agli Europei i Mondiali si differenziano per la presenza, così come accade in Coppa del mondo, di due gare: la short race, in programma oggi alle 17.45, e la gara su distanza olimpica, prevista per domenica. Ce n’è una sulla quale punti maggiormente? «So che ho più chance di fare medaglia oggi, ma non do maggiore importanza a questa gara rispetto a quella di domenica, infatti la distanza olimpica è quella con la maggiore importanza, dunque i due impegni si equivalgono. Al momento sono comunque completamente focalizzato sulla short track, poi da questa sera mi concentrerò sulla corsa di dopodomani».

Intanto il Mondiale si è aperto nel migliore dei modi per una Svizzera che, con la vittoria nella gara a squadre (mentre ieri nelle gare Junior sono arrivati l’oro di Monique Halter e gli argenti di Lea Huber e Jan Christen), ha dimostrato di aver digerito nel migliore dei modi il caso Flückiger: «È stata una bella risposta di squadra, già a Monaco avevamo corso come una squadra e questa è stata una bellissima risposta da parte nostra e iniziare così la settimana iridata è qualcosa di veramente bello. Poi soprattutto dalla Svizzera ci si attende sempre, se non la vittoria, perlomeno una medaglia».

Nelle gare individuali la concorrenza è però ancor più agguerrita… «Sicuramente per domenica vedo stra-favorito Pidcock, ma per fortuna nel nostro sport ci sono tante variabili, per cui possono succedere tante cose. Per vincere non bisogna essere il più forte, ma saper guidare bene in discesa e gestire il terreno, non c’è nulla di scontato».

‘Avvantaggiato chi non c’era a Monaco’

Ai Mondiali infatti alla lista dei pretendenti si aggiungono fra gli altri il sudafricano Alan Hatherly, il brasiliano Henrique Avancini e alcuni europei che hanno rinunciato alla rassegna continentale, in primis l’elvetico Nino Schurter, che stato di forma ti aspetti da loro? «Credo che per chi ha svolto le tappe in Nord America saltare gli Europei possa essere un vantaggio, in quanto permette di avere qualche giorno in più per preparare questo Campionato del mondo. Il programma è infatti piuttosto serrato in particolare per chi, me compreso, era in lizza anche in Nord America.

Agli Europei di Monaco il pubblico è accorso in massa, complice anche la compresenza di diverse altre discipline, ma pure la stazione francese (poco distante tra l’altro dal confine svizzero) non vuole essere da meno… «Anche qui sembra davvero esserci tantissima gente, c’era già tanto pubblico per la gara a squadre, qua c’è veramente una cultura della mountain bike, quindi ci aspettiamo proprio un grande ambiente nel weekend».

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