CICLISMO

Gp Ticino-BancaStato, la tradizione torna ma in estate

Nato per essere il primo appuntamento agonistico della stagione, anche quest’anno si correrà a luglio. In Riviera, ma con qualche cambio di percorso

15 aprile 2022
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Dodici mesi dopo il successo del tedesco Martin Meiler, torna il Gp Ticino-BancaStato per la sua terza edizione. Il 17 luglio ritroverà le strade della Riviera, palcoscenico della seconda edizione, dopo il prologo in Val di Blenio nel 2019 (la pandemia aveva costretto alla rinuncia nel 2020). Un appuntamento imprescindibile nel calendario di Ticino Cycling, in un contesto agonistico sempre più avaro di competizioni su strada. Di fatto, il Gp Ticino rimane l’unica prova valida per tutte le categorie attive del ciclismo (dagli U17 in su, uomini e donne) rimasta sul territorio cantonale. Una carestia di gare che non facilita la crescita tecnica e agonistica di molti giovani. Non è probabilmente un caso se negli anni 80-90, quando il Ticino poteva contare su 7-8 professionisti di livello mondiale, le competizioni a sud delle Alpi superavano abbondantemente la decina all’anno. La progressiva perdita di competizioni non è una prerogativa del Ticino, ma tocca l’intero territorio nazionale, per cui ogni gara che si può aggiungere al calendario deve essere accolta come manna dal cielo.

L’idea iniziale di Ticino Cycling era quella di rinverdire i grandi successi avuti nel passato dal Gp Apertura che il Vc Lugano organizzava a inizio marzo e che attirava sempre, anche sotto la neve, un mezzo migliaio di corridori. Memorabili e storiche le vittorie di Sean Kelly a Rivera sotto una tormenta di neve, ma anche quelle di Marco Vitali e di Mauro Gianetti, qualche anno dopo. Dopo la pandemia si è però deciso di spostare il Gp Ticino dalla Val di Blenio alla Riviera, essenzialmente per problemi legati alla viabilità. Rispetto al 2021, quando partenza e arrivo erano stati posti all’aerodromo di Lodrino, la gara del 17 luglio proporrà qualche cambiamento. Ne abbiamo parlato con Piero Alari, responsabile del percorso… «L’inconveniente più grande riscontrato lo scorso anno era stato legato all’impossibilità di far transitare la corsa dall’aerodromo, sede di partenza e arrivo, per cui i presenti non avevano avuto l’opportunità di vedere passare i ciclisti. Questa volta, start e "bandiera a scacchi" saranno sempre a Lodrino, ma non più all’aerodromo bensì su via Traversa. Un cambiamento che permette di costruire un percorso a "otto" tra Claro e Biasca, per cui chi renderà visita al villaggio della corsa avrà l’opportunità di assistere al passaggio del gruppo due volte ogni giro (sei volte per gli élite, arrivo compreso, quattro per gli U19 e gli U17, ndr). Per quanto riguarda la prova degli élite/U23, il percorso sarà di 156 km, con due puntate fino a Chiggiogna, con la necessità, quindi, di superare la Biaschina. Dal punto di vista della logistica abbiamo compiuto un sensibile passo avanti, con il villaggio che occuperà il piazzale del magazzino della ditta Ferrari e un’area posteggi sufficiente per accogliere tutti gli spettatori».

Le iscrizioni sono aperte e gli interessati possono trovare i documenti necessari sulla pagina dedicata del sito di Ticino Cycling. La prova clou sarà ovviamente quella degli élite e U23, ma grande importanza avrà pure la prova della categoria femminile… «Tengo a ricordare che la gara delle donne è valida anche quest’anno per la International Frauen Cup, un circuito di una decina di appuntamenti a livello svizzero. Avremo in gara le categorie Fb, dai 15 ai 19 anni, che correranno con gli U17 e le donne A, professioniste ed élite, in gara con gli U19. La Frauen Cup, tra l’altro, presenterà una sua maglia per la leader della classifica generale».

In tema di maglie, da sottolineare che il Gp Ticino fungerà da campionato cantonale, in campo maschile come in quello femminile, per le categorie U17 e U19. «Il fatto che anche alle donne, in entrambe le classi d’età, venga assegnata una maglia rossoblù rappresenta un’assoluta novità a livello ticinese. È una decisione presa dal comitato di Ticino Cycling per valorizzare e dare la visibilità dovuta al movimento femminile. Starà a me estrapolare dalle classifiche finali i nomi delle ragazze in lizza anche per il titolo cantonale».

Un tempo, come detto, c’era il Gp d’Apertura, prima prova stagionale del calendario elvetico. Nel 2019 il neonato Ticino Cycling ne aveva raccolto l’eredità, ma poi la pandemia aveva costretto gli organizzatori a spostarsi verso l’estate. Non è però detto che quella di metà luglio sia la collocazione definitiva… «È vero, la prima intenzione era quella di riprendere le tradizioni di una gara in Ticino nei primi mesi della stagione, quando da noi è già possibile trovare giornate ideali dal profilo climatico (e la prima edizione, conclusa a Ludiano era stata baciata da una splendida giornata di fine inverno-inizio primavera, ndr). Con l’arrivo della pandemia, però, il mese di marzo è diventato problematico per l’incidenza del virus sulla vita quotidiana. Dopo aver rinunciato all’edizione 2020, siamo andati a cercare una data senza grande concorrenza nel calendario nazionale e l’abbiamo trovata a metà luglio. In comitato ne stiamo discutendo, perché ad alcuni non dispiacerebbe riportare la gara nella sua collocazione originaria, soprattutto per motivi di tradizione. Personalmente, la data di luglio non mi dispiace, in quanto si corrono meno rischi dal profilo della meteo: una nevicata a marzo è sempre possibile, con tutto ciò che ne conseguirebbe a livello organizzativo. Rimane aperto il problema dei permessi delle autorità: una legge cantonale proibisce lo svolgimento di gare ciclistiche nei mesi estivi, ma siccome noi ci collochiamo in una zona poco battuta come Riviera e bassa Leventina, il cantone ci ha sempre dato il necessario nullaosta. A favore del mese di marzo, d’altra parte, vi è la partecipazione delle squadre italiane: infatti, in quel periodo, l’attività degli U17 italiani è ancora ferma, ma non quella degli U19, i quali verrebbero volentieri a correre da noi. Insomma, nessuna decisione è stata presa: iniziamo a portare a casa l’edizione 2022, per il prossimo anno prenderemo una decisione nei mesi a venire».

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