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Anche l'orientamento si ferma. Mondiali a rischio

La pandemia azzera anche le gare con cartina e bussola. Ma c'è chi, come Elena Roos, non si arrende: 'I Mondiali? La speranza è l'ultima a morire'

Ti-Press/Gianinazzi
26 marzo 2020
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Anche la corsa d’orientamento si ferma per l’emergenza sanitaria. In Ticino, dopo l’avvio stagionale con la sprint cup di Lugano a metà febbraio, sono state via via annullate tutte le competizioni: dapprima la gara media di apertura della stagione boschiva a Taverne, l’8 marzo, alla quale erano annunciati 450 concorrenti, poi quella del 14 marzo di Astano, e man mano che le restrizioni di movimento e di attività cantonali e federali si intensificavano, oltre a tutti gli allenamenti delle società e le lezioni di istruzione nelle scuole, sono saltate pure le giornate nazionali di inizio maggio in Valle Maggia, dove erano pianificate una gara sprint fra Moghegno, Maggia e Aurigeno, e i campionati svizzeri di distanza media a Lodano e Aurigeno. Il lungo weekend comprendente pure una staffetta ad Arcegno, sarebbe stato preceduto dalla giornata scolastica a Tenero, alla quale erano annunciati oltre 2000 ragazzi di Elementari e Medie. Tutto rinviato al 2021, come anche il primo turno di coppa del mondo di Neuchâtel a fine maggio e le gare di contorno, a cui pensavano anche 200 orientisti ticinesi.

Ma se per gli orientisti amatoriali la sospensione dell’attività è ben poca cosa rispetto all’emergenza che si sta vivendo, per gli atleti d’élite ticinesi la cancellazione degli eventi internazionali importanti fino a fine maggio, proprio quando la stagione stava per iniziare, rappresenta un duro colpo. A cominciare da Elena Roos, che nel mirino ha una medaglia individuale ai Campionati mondiali in Danimarca dal 6 all'11 luglio (che tuttavia sono in forse, dopo l'annullamento dei 'camp' pre-mondiali e le gare di selezione interne alle singole nazioni non ancora confermate) e continua ad allenarsi per quell'obiettivo: «La speranza è l’ultima a morire, anche se ora che hanno rinviato persino le Olimpiadi sarà difficile che ci siano i Mondiali - spiega la ticinese -. In ogni caso, io mi sto allenando con l’idea di fare il personale nel 5000m in pista: l’obiettivo è correre sotto i 17 minuti (il mio 'personal best' adesso è 17'21''), obiettivo ambizioso ma non impossibile. In generale esco da sola a correre, faccio tante "ripetute", ma anche corse normali e lunghe. Per fare qualcosa di alternativo faccio bici da corsa sui rulli, che ho sistemato in balcone. Tuttavia devo fare attenzione a non infortunarmi, perché non potrei fare granché come allenamento alternativo, siccome piscine e palestre sono chiuse. Per questo ho aumentato stretching, yoga e "blackroll", oltre a fare più bagni caldi del solito. Dovessero rimandare i Mondiali dovrei rivedere del tutto i miei piani, e probabilmente inserirei una pausa, altrimenti non riuscirei ad arrivare in forma per le gare dell’autunno».

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