CICLISMO

Gaudu mette tutti in fila a Romont

Al Tour de Romandie il giovane francese vince la terza tappa davanti a Rui Costa e Roglic. Alla vigilia del tappone, i primi tre racchiusi in appena 8”

3 maggio 2019
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La Groupama ha preso gusto alla vittoria e dopo quella firmata ieri da Stefan Küng, è arrivata oggi quella di David Gaudu, al primo successo sulle strade del Tour de Romandie. Il 23.enne francese ha messo in mostra grande facilità di pedalata in un finale di tappa complicato, con un arrivo piazzato in cima alla collina di Romont, con gli ultimi 500 metri in salita. Appena la strada si è drizzata sotto i pedali, Gaudu si è piazzato lì davanti e ha fatto capire di avere la gamba giusta. Lo sprint lo ha lanciato il portoghese Rui Costa, ma la reazione di Gaudu è stata davvero impressionante: ha raggiunto il tre volte vincitore del Tour de Suisse e ha resistito al tentativo di ritorno della maglia gialla Roglic per andare a vincere a braccia alzate. Gaudu, Costa, Roglic, vale a dire i primi tre della classifica generale, con la maglia gialla che rimane sulle spalle dello sloveno, ma con il francese che, grazie agli abbuoni, supera il portoghese e si issa al secondo posto a 6” dal leader, due in meno di quanti ne accusa Rui Costa. Così, alla vigilia del tappone alpino, i primi tre sono racchiusi in appena 8”, ciò che garantirà grande spettacolo sullo Jaunpass, sul Col del Mosses e sulla salita finale verso Torgon, sempre che le condizioni meteo non costringano gli organizzatori a mutare il percorso all'ultimo minuto.

La terza frazione è vissuta essenzialmente su una fuga di un gruppetto di sei (comprendente l'elvetico Thalmann) che all'inizio annoverava pure Albasini (staccato) e De Gendt (lasciatosi volontariamente sfilare). I sei sono stati ripresi a 17 km dal traguardo, ai piedi dell'ultimo gran premio della montagna, un destino già segnato dal fatto di non aver mai superato i 2' di vantaggio. Nei chilometri finali ci ha provato proprio De Gendt, ma la sua iniziativa è durata appena un paio di chilometri ed è stato riassorbito dal gruppo di testa (formato da una trentina di corridori) a 4 km dalla linea del traguardo. Poi, come detto, lo strappo finale verso la collina di Romont che ha messo in luce le qualità di grimpeur di Gaudu, atteso oggi a una conferma su salite ben più lunghe. Nel drappello dei primi anche Frank (11ª a 3”), Reichenbach (17ª a 6”) e un ottimo Badilatti (29° a 20”).

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