
Ostrava – Uno si potrebbe anche illudere, pensando che possa far tutto Roman Josi. Lui che, quando è in giornata di grazia, può trasformarsi da metronomo della difesa a cecchino implacabile. Tanto da infilarsi nel terzo lasciando sul posto un intero blocco Nhl, a cominciare dal suo compagno di squadra a Nashville, Seth Jones, per piazzare perfettamente sotto l’asta del povero Hellebuyck un disco degno del miglior Crosby. Tuttavia, nell’hockey come nella vita, le illusioni non portano a nulla. E soprattutto, ci vuol poco per spazzarle via. Agli Stati Uniti bastano cinquantatré secondi, quelli che separano il pareggio di Smith dal 2-1 di Coyle, al 32’. E a quel punto la Svizzera che sembrava avere un piede in semifinale, si ritrova davanti una porta chiusa a doppia mandata. Per colpa di...