SALUTE MENTALE

Si avvicina il Natale… che ansia!

Fra pochi giorni è Natale che, per i più, è famiglia, amici, amore, gioia, felicità e risate. Per molti sì, ma, purtroppo, non per tutti

Buon Natale e felici feste! O no?
(Depositphotos)

Serenità, gioia, ma anche frenesia e stress

Lo sappiamo bene, il Natale molto spesso, però, può anche essere frenesia, spreco e stress.

Ci sono senza dubbio alcune cause concrete. Ad esempio, la sopraffazione che si prova pensando ai preparativi per i pranzi e le cene, così come il nervosismo legato alle scelte e agli acquisti dei regali di Natale, peggio se immersi nella folla – divenuta ancora più fattore di stress in tempi di Covid – o nel traffico.

Se a questo si aggiunge il fatto che con la fine dell’anno tutti tendiamo naturalmente a fare dei bilanci su quanto abbiamo fatto, o non abbiamo fatto, su quanto effettivamente stiamo bene, nel senso più ampio del termine, ecco che viene intaccata la nostra parte emotiva e le conseguenze negative possono essere considerevoli e possono scaturire in quella che gli esperti definiscono come la sindrome del Natale.

La sindrome del Natale

Detta anche Christmas blues, questa condizione si presenta con una serie di emozioni che si percepiscono con l’avvicinarsi delle festività. Tra queste, su tutte, un senso di ansietà, di malinconia e di tristezza. L’esistenza di questa sindrome è stata accertata dall’Eurodap (Associazione Europea Disturbo da Attacchi di Panico), ovvero un’associazione la cui finalità principale è promuovere la sensibilizzazione dell’opinione pubblica in relazione al Disturbo da Attacchi di Panico (Dap) e alle varie patologie psicologiche attraverso attività di monitoraggio, prevenzione e cura.

Grazie ad uno studio effettuato nel 2021 su un campione di 1’100 persone di età compresa tra i 20 e i 60 anni, è emerso che il 70% delle persone vive il periodo natalizio senza alcun tipo di entusiasmo, è privo di ogni aspettativa positiva ed è dominato dal sentimento dell’ansia. Si è inoltre riscontrato che ci sono casi molto gravi in cui tutto ciò che si collega alle festività causa nell’individuo attacchi di panico molto forti e paranoie, che lo portano ad isolarsi per tutta la durata delle feste. Non sempre l’aria di festa, di allegria e di famiglia viene vissuta con spirito gioioso e spesso le persone si trovano a fare i conti con sensazioni interiori di tristezza e solitudine, ansia e senso di soffocamento.

Il Christmas Blues è quindi molto diffuso e può portare ripercussioni poco piacevoli, così come può acuire depressioni preesistenti. Molte persone, infatti, arrivano al periodo delle festività già soffrendo di sintomi che si intensificano con le Feste. Oltre a ciò, esistono forme di depressione che si manifestano in concomitanza con le stagioni fredde.

Un puzzle di fattori

Il Natale è senza dubbio il periodo dell’anno simbolicamente più forte, quello in cui "dobbiamo" essere felici, in cui "dobbiamo" sorridere sempre, in cui "dobbiamo" socializzare e partecipare ad aperitivi e pranzi con colleghi, amici e parenti. A Natale ci sentiamo quasi obbligati a stare bene anche quando, magari, stiamo affrontando un periodo difficile, oppure quando abbiamo problemi relazionali a livello familiare o sentimentale. Un’idealizzazione, quindi, in cui la realtà viene trasformata e, spesso, nascosta, e può causare tristezza, ansia e malinconia.

Ad esempio, i lutti, le mancanze si sentono molto di più durante questi giorni. Lo sanno bene tutti coloro che hanno perso una persona cara, magari una persona con cui si sono vissuti molti Natali. In questi casi la malinconia è maggiore perché questo periodo, in quanto ricco di tradizioni, dal punto di vista psicologico è come una specie di rito. Per essere tali, però, devono ripetersi sempre con le stesse caratteristiche, per cui quando ci si trova ad affrontarne uno senza le stesse condizioni, la malinconia prevale e l’evento diventa doloroso.

Ancora diverso, invece, il discorso per i soggetti che soffrono di vera e propria depressione, che, come detto, può acuirsi durante le Festività. Chi soffre di una patologia, di sintomi depressivi o ansiosi, in questo periodo può stare ancora peggio e la malattia, purtroppo, non diminuisce quando le Feste finiscono. Queste persone con ancora più difficoltà riescono a partecipare alle occasioni di socialità, poiché tendono ad isolarsi.


Le cartoline di Raphael Reift

Per sensibilizzare tutti in merito alle problematiche concernenti la salute psichica, oggi più importante che mai, la Fondazione Pro Mente Sana ha deciso di attivare una campagna natalizia di raccolta fondi grazie alle cartoline raffiguranti alcune opere di Raphael Reift, artista, esperto per esperienza. In questo modo vogliamo trovare un sostegno congiunto per le persone con disturbi psichici. Per aderire alla campagna www.promentesana.ch.

L’importanza di relazioni e benessere

Per questo motivo risulta fondamentale aprirsi agli altri, mantenere delle relazioni, magari poche ma significative. Chiudersi a riccio e cercare di "scappare" dal Natale non fa che aumentare ansia e stress. È importante, quindi, accettare sé stessi, i propri limiti e cercare di salvaguardare i legami con le persone vicine, piuttosto occorre evitare quegli incontri che non ci sentiamo di voler sostenere. I recenti tempi di pandemia hanno purtroppo dimostrato come non solo il Covid ma anche la solitudine e l’isolamento hanno fatto danni incalcolabili. Per questo vanno coltivate quante più relazioni rilevanti. E questo va fatto a tutti i livelli, perché giova sia nei casi di tristezza e malinconia sia in presenza di depressioni vere e proprie. La sindrome del Natale può essere superata anche dedicando più tempo alla cura di sé stessi, al riposo, allo svago e al relax.

Consigli e corsi per il 2023

Se vi sentite soli e sentite il bisogno di parlare, necessitate un supporto emotivo e di essere ascoltati, vi ricordiamo l’esistenza del Telefono amico con il numero 147 e la possibilità di comunicare via chat. Saper chiedere aiuto è importante.

I nostri consigli per sopravvivere alle feste natalizie e al Capodanno:

  • Cercate di rendere la ricerca dei regali un gesto di cura e affetto per i vostri cari, e cercate di non viverlo come un dovere.
  • Scegliete con chi passare il tempo e non sovraccaricatevi di inviti, appuntamenti, ospiti, ma senza imporvi obblighi o doveri; Al tempo stesso, però, cercate di non isolarvi.
  • Mantenete comunque la vostra routine: cercate di mangiare, bere e dormire come al solito. Mantenete i vostri interessi, non diminuite l’attività fisica e prendetevi del tempo per fare attività che vi fanno stare bene; non ricercate la perfezione, perché non esiste. Abbandonate sin da subito l’idea di dover essere impeccabili.
  • Il periodo di Natale può essere un buon momento per sforzarsi di riconoscere, al di là degli obblighi e delle convenzioni sociali, ciò che c’è di buono nella nostra vita e per imparare a gioire di ciò che si ha, invece che disperarsi per ciò che si vorrebbe avere.

Una strada per affrontare questo periodo con serenità è sicuramente lavorare su sé stessi. C’è però anche una seconda via, che agisce a lungo termine, ed è l’opportunità di acquisire nuovi e importanti strumenti per comprendere la psiche e imparare a dare sostegno a chi ne ha bisogno. I nuovi corsi di primo soccorso per la salute psichica "ensa - focus giovani", consigliati ad adulti che vivono e/o lavorano a contatto con giovani e adolescenti, agiscono proprio in questo senso. Il primo corso prenderà avvio nel mese di marzo a Mendrisio. Invece, i consueti corsi di primo soccorso per la salute psichica "ensa - focus adulti" sono previsti tutto l’anno a Lugano, Locarno, Mendrisio e Bellinzona. Informazioni e iscrizioni su www.ensa.swiss.

Con un focus verso la propria crescita e cura interiore, proponiamo "alla scoperta della tua recovery", un viaggio (di cui abbiamo già parlato approfonditamente su queste colonne) per scoprire e riuscire a esternare le proprie risorse e i propri obiettivi di vita. Il corso si sviluppa sull’arco di otto mesi, con incontri mensili in cui, con un adeguato sostegno professionale, ogni partecipante può raccontare e raccontarsi, esporre la propria storia e ascoltare quella degli altri. Ulteriori informazioni su: www.promentesana.ch.

Per il 2023 saranno inoltre previste nuove collaborazioni, nuove idee e nuovi progetti. Rimanete in contatto con noi e continuate a seguirci anche sui nostri canali social.

Se avete domande, necessitate consigli, volete informazioni sui corsi di recovery o sulla settimana biografica potete contattare direttamente la Fondazione Pro Mente Sana (www.promentesana.ch), scrivendo a contatto@promentesana.ch o telefonando allo 091 646 83 49.

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