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Incidente sul cantiere, ombre sulla ditta

Di Meloni, Salvini e la destra italiana. Ma nell’edizione odierna si parla anche di treni e disagi a essi legati, di circo e... carnevale

16 novembre 2022
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Emergono nuovi dettagli sulla tragica morte di un operaio avvenuta il 9 novembre sul cantiere edile di Bellinzona: la ditta di Roveredo per la quale lavorava, nel corso degli anni è stata multata diverse volte, per alcune decine di migliaia di franchi, a seguito di ripetute situazioni illegali.

È una radiografia semiseria quella che Lorenzo Erroi, nel suo commento, fa della destra politica italiana. A volere usar loro tutta, ma proprio tutta la tenerezza a disposizione, si potrebbe sostenere che Giorgia Meloni, Matteo Salvini e la loro banda di bulli da balera – annota Erroi – rientrino piuttosto bene nella categoria degli sburoni.

Viaggio in treno, viaggio sereno. Uno slogan coniato diversi anni fa, per promuovere il traffico su rotaia all‘interno del nostro Paese. Uno slogan, invero, un po’... arrugginito in questi ultimi anni, dove accanto all’offerta, a crescere sono stati anche i disagi con cui la gente che opta per la mobilità su rotaia è confrontata. Specie in Ticino, dove da una parte all’altra del Ceneri si solleva più d’una voce di malcontento. Nel nostro viaggio nel mondo della ferrovia, su binari ticinesi, abbiamo voluto raccoglierne qualcuna, compresa quella di chi, dall’altra parte, cerca di spiegare la natura di questi problemi.

Il Circo è salvo. O, meglio, anche in futuro i ticinesi potranno vivere la magia circense sotto il tendone ‘griffato’ Knie senza doversi spostare oltre San Gottardo. Non più sullo sterrato della Gerra, dove tra meno di dieci giorni verrà issato per l’ultima volta, ma ad Agno, sul terreno che abitualmente ospita la Fiera di san Provino. La soluzione è stata individuata, dopo una serie di incontri, e ha messo la parola fine all’incertezza che si è protratta per mesi. Una soluzione temporanea che però portare il circo nazionale a presentare i propri spettacoli Comune malcantonese, per almeno tre o quattro anni. Forse di più. Dipenderà dall’andamento dei lavori per il Polo sportivo e degli eventi.

Mentre a Lugano si sente già profumo di circo, a Chiasso ci vorrà ancora un po’ di pazienza prima di sentire nell’aria la musica delle guggen. Ma di carnevale, e in particolare di Nebiopoli, già si parla. Soprattutto grazie a un gruppo di studenti della Supsi, che nel loro percorso per ottenere il Bachelor in Sport, Intrattenimento, Turismo, Arte e Cultura hanno deciso di puntare i riflettori proprio sulla festa più pazza dell’anno nel borgo di confine. Lavoro che, assicura il presidente Alessandro Gazzani, potrebbe anche portare a qualche spunto da mettere in pratica nelle prossime edizioni.

Buona lettura!

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