Auto e moto

Volkswagen Tayron, il grande fratello

Pratico Suv a sette posti per famiglia e tempo libero, conserva un look slanciato che anticipa una guida capace e confortevole

Più slanciata grazie a passo e lunghezza maggiori e contraddistinta da una coda personale, la Tayron combina con efficacia un design riuscito con lo spazio per sette persone
29 dicembre 2025
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L’equipaggio al completo e tutti i bagagli del caso: il vecchio ruolo della capiente station wagon per accontentare ogni desiderio di volumetria e versatilità è stato quasi interamente soppiantato dai Suv in versione sette posti, e tra questi la Tayron svetta senza dubbio per le diverse qualità che mette in campo. La vettura è strettamente derivata dall’ultima generazione della più compatta Tiguan, ereditando il ruolo della versione Allspace appartenente alla precedente generazione del modello: cambiano sia il passo, maggiorato, sia la lunghezza complessiva, che qui arriva a quota 4,79 metri; misura che consente comunque una maneggevolezza adeguata anche nei parcheggi europei. Il design stesso appare filante e armonico forse persino più di quello della sorella minore, combinando il frontale piuttosto alto e “importante” con una zona posteriore slanciata e valorizzata dalla linea di cintura ascendente in corrispondenza degli archi passaruota posteriori. Riuscito pure l’allestimento di intonazione sportiveggiante R-Line che distingue l’esemplare in prova, spinto dalla collaudata meccanica due litri turbodiesel con trazione integrale.

In una vettura di queste caratteristiche l’abitacolo gioca un ruolo fondamentale e, sotto questo profilo, la Tayron conferma le ottime qualità di base già apprezzate sulla Tiguan: fino alle portiere di seconda fila l’ambiente di bordo è infatti sostanzialmente immutato, confermandosi un eccellente riferimento di categoria per accoglienza, finiture nonché cura nei dettagli. Tra cui si possono includere gli stessi rivestimenti in gomma o tessuto nei vani portaoggetti, la presenza dei pannelli fonoassorbenti su tutti i passaruota nonché l’ottima fattura delle guarnizioni delle portiere. L’arredo è moderno e suggestivo, anche grazie alla pregevole strumentazione digitale e configurabile combinata allo schermo centrale di grandi dimensioni, fino a 15 pollici di diagonale a seconda della versione; quest’ultimo viene esteso nella zona inferiore da una sottile barra a sfioramento per i controlli di base della climatizzazione, dunque sempre accessibili anche se non così immediati rispetto ai classici tasti fisici. Eccellente la sistemazione per il conducente, ampiamente personalizzabile in pochi tocchi.

Altrettanto curata e funzionale l’accessibilità posteriore, anche se qualche piccolo gesto “atletico” in più occorre per accomodarsi sulle poltroncine (a scomparsa) in terza fila. Il divano di mezzo permette ad ogni modo un’ottima libertà di movimento per le gambe ed è regolabile sia nell’inclinazione degli schienali sia longitudinalmente, con corsa di ben 18 cm. È inoltre presente la regolazione della temperatura dedicata per questa zona, servita da due bocchette centrali. Plauso meritano poi versatilità e capacità di stivaggio, che confermano la concretezza del valore aggiunto di questa versione “allungata”: anche con sette persone a bordo restano comunque disponibili 345 litri di volume, mentre abbattendo le due file in coda si superano di slancio i due metri cubi utili (2’090 litri); sotto al piano di carico c’è inoltre posto per un comodo doppio fondo, mentre la sezione centrale abbattibile del divano di mezzo permette di caricare oggetti lunghi conservando comunque l’abitabilità per quattro persone.

Al volante, la Tayron 2.0 TDI 4Motion conferma anche qui le qualità stradali già apprezzate in occasione del test con la Tiguan dotata della stessa motorizzazione, sia pur con alcune sfumature differenti. Spicca in primo piano il comfort di marcia, sostenuto sia dall’equilibrio di assorbimento di piccole e grandi asperità mostrato dalle sospensioni, sia dall’efficacia dell’insonorizzazione: si viaggia sempre “sul velluto”. A sua volta, la meccanica mette in campo spinta ed elasticità adeguate anche alla massa un po’ più accentuata di questo modello, sempre nel rispetto di consumi sotto controllo per il genere di veicolo, che in genere si accontenta di circa 7 l/100 km. Il collaudato TDI mostra una volta di più un funzionamento eccellente: silenzioso, elastico ai bassi e poi vivace verso la zona alta del contagiri, mentre il solido comparto di trasmissione combina le qualità del cambio doppia frizione e della trazione integrale 4Motion, entrambi irreprensibili nella logica di risposta. Tra le curve si fa avvertire la maggior lunghezza dell’auto, specie nel passo, che toglie qualcosa alla sensazione di rapidità di azione invece più presente a bordo della Tiguan. La Tayron conserva comunque un certo brio nei cambi di direzione, anche grazie a movimenti contenuti del corpo vettura e a uno sterzo pronto e preciso. L’armonia a tutto tondo non abbandona la vettura nemmeno selezionando la modalità di marcia più sportiva, dove l’auto conserva tutta la sua coerenza di ampio Suv da famiglia restando ben bilanciata tra comodità e dinamismo, con controlli elettronici che, se chiamati in causa, mostrano particolare progressione e precisione negli interventi.

Scheda Tecnica

ModelloVolkswagen Tayron
Versione2.0 TDI DSG 4Motion R-Line
Motore4 cilindri, turbodiesel, 2.0 litri
Potenza, coppia193 cv, 400 Nm
TrazioneIntegrale
CambioDoppia frizione a sette rapporti
Massa a vuoto1’827 kg
0-100 km/h7,9 secondi
Velocità massima224 km/h
Consumo medio6,4 l/100 km (omologato)
Prezzo61’200 Chf