Auto e moto

La forza dell’evoluzione

Provata al Mugello la nuova Aprilia RSV4 1100 Factory. Vi presentiamo una moto eccezionale che non smette mai di crescere, nata nel 2009 da un progetto senza compromessi.

Fra i cordoli del Mugello questa Aprilia da il meglio di sé stessa
23 maggio 2019
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Dall’ultimo step evolutivo viene alla luce la RSV4 più veloce, potente e leggera di sempre: motore 4 cilindri a V di 65° (soluzione unica sul mercato) che sviluppa 217 CV, ciclistica dedicata, freni evoluti e peso ridotto a 199 kg in ordine di marcia (con il serbatoio del carburante pieno).
Moto leggera quindi e, potentissima, dotata di serie delle appendici aerodinamiche sulla carenatura (sviluppate sul prototipo RS-GP) per migliorare la stabilità alle alte velocità.

Il progetto RSV4 è sempre stato, per i tecnici di Noale, il fiore all’occhiello in fatto di prestazioni.
Parlando con gli addetti ai lavori si avverte sempre tanto “amore” quando si parla di modifiche e affinamenti fatti sulla loro creatura.


Evoluzioni mirate
In questi anni abbiamo avuto la fortuna di provare le più importanti evoluzioni del progetto RSV4, ci ricordiamo in particolare Jerez 2010 (introduzione della piattaforma elettronica APRC) e Misano 2015 (sensibile aumento delle prestazioni del motore e affinamento ciclistica).
Personalmente devo ammettere di avere un debole per questa stupenda e performante motocicletta, sarà perché, nel 2010 a Jerez ero rimasto impressionato dalle doti ciclistiche da vera racer che avevano rispolverato nella mia memoria sensazioni vissute in passato con la 250cc da gran premio (mi piace definire la 250 un “arma letale” perché, in fatto di tempi sul giro e guidabilità, era semplicemente incredibile).
Ricordo perfettamente che, precisione, rapidità nel scendere in piega e velocità di percorrenza mi stimolavano a essere preciso e morbido nella guida.
I tecnici saranno riusciti a mantenere questa ciclistica così rigorosa aumentando in modo considerevole la potenza?


Semaforo verde
Pronti e via ad affrontare i sali e scendi del Mugello, una delle piste più belle al mondo.
Nel primo turno ci concentriamo a regolare i punti di riferimento perché, a ogni apertura del gas, veniamo proiettati a velocità fotonica fuori dalle curve.
Il motore è pieno in tutto l’arco di utilizzo, spinge in modo lineare dai bassi regimi fino ai 13000 giri, chiaro 122 Nm e 217 CV sono tanti ma, gli ingegneri hanno fatto un lavoro spettacolare perché l’energia strabordante del V4 è stata spalmata su tutto l’arco di utilizzo, la RSV4 non ci ha mai messo in difficoltà con bruschi o inaspettati picchi di coppia.
La risposta del motore è estremamente precisa e intuitiva, a ogni grado di rotazione corrisponde una risposta lineare su tutto l’arco di utilizzo del propulsore, a favore dell’accelerazione e del feeling del conducente.
La ciclistica è stata affinata per essere ancora più efficiente in frenata e in percorrenza.
La RSV4 come nelle versioni precedenti ha molteplici possibilità di regolazioni, attualmente è l’unica superbike di serie che permette di regolare la posizione del motore nel telaio, l’inclinazione del cannotto di sterzo, la regolazione del pivot del forcellone e l’altezza del retrotreno, oltre chiaramente alle sospensioni che possono essere regolate di fino nei minimi dettagli. Da questo lato è come una vera moto da corsa.
L’efficientissima struttura del telaio di Aprilia è rimasta invariata ma sono state modificate le ripartizioni dei pesi, il motore è stato abbassato per sfruttare meglio la spinta in avanti e la frenata. Il forcellone è stato irrigidito per diminuire l’imbardata dello stesso.
I tecnici Aprilia hanno progettato nuove boccole e piastre di sterzo per diminuire l’inclinazione della forcella e variare l’offset, ridotto di 2 mm. Con queste modifiche l’interasse è diminuito di 4 mm, ne deriva un avantreno più vicino al pilota aumentando il carico sulla ruota anteriore e quindi la stabilità senza intaccare l’agilità.
La corsa della forcella è stata aumentata di 5mm (125 mm in totale) e regolata per far chiudere meglio le curve. La tendenza nelle corse è quella di aumentare la corsa della sospensione anteriore per migliorare la prestazione in compressione (aumentare il margine in frenata) come in estensione in modo di avere una moto più direzionabile.
Il carattere della moto è rimasto intatto, nelle varianti è rapida come una 600cc e le sospensioni assecondano bene il cambio di direzione. Nel tratto tra la Savelli e la prima dell’Arrabbiata la nuova Apriliona permette di accelerare veramente forte mantenendo la linea, in un battito di ciglia ci si trova alla corda dell’Arrabbiata 1 pronti a dare gas per impostare la curva successiva e trovare il punto per uscire dalla seconda dell’Arrabbiata alla cieca con una buona trazione.
Nelle curve lunghe tipo il Correntaio è precisa come una lama quando si entra con il freno tirato, in percorrenza segue i movimenti impartiti per mantenere la traiettoria con una naturalezza disarmante, in uscita, a patto di essere pronti alla spinta vigorosa, rimane sulla linea e va dove gli occhi guardano.
Dove si gode appieno della poderosa accelerazione è all’uscita della Bucine a pieno gas, si viene letteralmente proiettati dalla “corda” della curva al cordolo esterno con una facilità di guida impensabile prima di provarla.
Altro punto forte il cambio, sul rettilineo principale si snocciolano le marce con disinvoltura, le cambiate sono rapide e il sound del V4 ti prende dentro.
Emozionante; siamo sullo scollino in fondo al rettilineo dei box dove si passa a oltre 300 Km/h, in questo punto, a detta dei tecnici Aprilia, le appendici aerodinamiche creano un carico sull’anteriore di 8 kg.
Benvenga qualsiasi aiuto perché l’anteriore si alleggerisce ed è bene rimanere schiacciati in carena fino a quando inizia la frenata per non essere sballottati dall’aria.
I tecnici Aprilia hanno svolto un ottimo lavoro mantenendo intatto il carattere esclusivo ma non solo, con questa ultima evoluzione, hanno reso la guida della RSV4 ancora più appagante a patto di essere fisicamente allenati.
L’Aprilia 1100 è fondamentalmente una moto “facile” ma le forze in gioco e le velocità sono molto alte. Guidare una moto con queste potenze richiede un fisico preparato, quindi allenamento aerobico e un po’ di palestra. Gestire queste prestazioni e divertirsi per più di un giro diventa uno sport a tutti gli effetti, e allora via, gustatevi questo gioiello che il movimento fa bene al corpo e alla mente.

Scheda Tecnica

Motore4 cilindri a V longitudinale di 65°,
4 tempi, raffreddamento a liquido, distribuzione bialbero a camme (DOHC), quattro valvole per cilindro
Cilindrata1’078cc
Alesaggio corsa81 x 52.3 mm
Potenza Max217 CV a 13’200 giri/min
Coppia Max122 Nm a 11.000 giri/min
Sospensione anterioreForcella Öhlins NIX steli ∅ 43 mm, con trattamento superficiale TIN
Sospensione posterioreForcellone a doppia capriata
in alluminio
Freno anterioreDoppio disco diametro 330 mm
Freno posterioreDisco diametro 220 mm
Prezzo e colori25’795 franchi, all’acquisto il cliente riceve un buono di 1’500
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