laR+ IL COMMENTO

Comuni fantasma a caccia di giovani: ‘Se venite vi paghiamo’

Per trattenere i “cervelli”, il Ticino ha investito soprattutto su innovazione e ricerca. Ben fatto!  Purtroppo non basta.

In sintesi:
  • Il Ticino, troppo costoso per i pensionati indigeni, è una calamita invece per quelli confederati che oltre al sole, costo della vita più contenuto, forse apprezzano anche una buona socialità.
  • Si potrebbe giungere a una situazione in cui le entrate dello Stato non saranno sufficienti a coprire i bisogni in continuo aumento.
(Keystone)
17 gennaio 2025
|

Si vive sempre più a lungo e si fanno meno figli. Denatalità e invecchiamento della popolazione, guardando al futuro, sono le grandi sfide per il sistema elvetico. E soprattutto per il Ticino che vanta il tasso di anzianità più elevato della Svizzera. Ma chi sono questi over 65? Andando a spulciare le statistiche degli ultimi decenni, emergono trend interessanti. C’è chi parte, ma anche chi arriva. Dal 2015 al 2023, ben 900 pensionati ticinesi hanno fatto le valigie trasferendosi in Italia, Spagna, Portogallo, Ex Jugoslavia. Emigrano anche stranieri residenti nella Svizzera italiana, che in età da pensione vanno dove la vita costa meno. Per tanti che partono ce ne sono altrettanti che arrivano. Infatti, numerosi confederati over 65 si trasferiscono in Ticino, da altri Cantoni ma anche dall’estero. Riassumendo: il Ticino, troppo costoso per i pensionati indigeni, è una calamita invece per quelli confederati che oltre al sole, bei panorami, costo della vita più contenuto, forse apprezzano anche una buona socialità. Un’ipotesi tutta da approfondire! A questo valzer della Terza età va aggiunto un altro tassello: l’emorragia dal Ticino di giovani laureati verso altre città elvetiche, dove trovano opportunità di lavoro più interessanti e meglio retribuite.

Questo è il quadro per il Cantone più ‘vecchietto’ della Svizzera, dove rincari, continui aumenti dei premi di cassa malati stanno fragilizzando sempre più persone. E non andrà meglio. La popolazione invecchia, più residenti avranno bisogno di un aiuto statale mentre le entrate per le casse pubbliche rischiano di assottigliarsi. Infatti, i pensionati hanno redditi normalmente inferiori a quelli delle persone che lavorano. È il gatto che si morde la coda. Si potrebbe giungere a una situazione in cui le entrate dello Stato non saranno sufficienti a coprire i bisogni in continuo aumento. Questa è la lucida analisi del professor Angelo Rossi sulla Regione. L’economista ribadisce che stiamo andando verso un’economia a crescita zero, dove il problema non sarà più attirare il capitale ma piuttosto giovani e famiglie.

Come tenersi i propri giovani è il cruccio di tanti comuni e cantoni che le provano tutte, mettendo mano al portafoglio: dai bonus annui bebè per ogni figlio a terreni edificabili a prezzi convenienti fino agli incentivi comunali per costruire la casa. Tutte agevolazioni che hanno una condizione: rimanere a vivere nel comune per qualche decennio. Aveva fatto discutere la scelta del paese di Albinen (Vallese): per evitare di diventare un villaggio fantasma, aveva offerto 25mila franchi per adulto (e 10mila per bambino) a chi (sotto i 45 anni) voleva stabilirsi nel paese per almeno 10 anni.

La caccia è aperta, la concorrenza forte. Per trattenere i “cervelli” il Ticino ha investito soprattutto su innovazione e ricerca. Purtroppo università e polo biomedico non bastano per invertire l'emorragia di giovani formati. I posti interessanti non sono sufficienti per tutti. C’è poi l’enorme problema dei salari in Ticino che non invogliano i laureati a fermarsi. A pochi chilometri, guadagnano almeno il 15% in più. È bene fare tutto il possibile - e anche l’impossibile - per ringiovanire il Ticino.