Alla finestra

Se il commissario t'invita a 'collaborare'

La Commissione di controllo su Usi e Supsi è realtà e invita direzioni e presidenti delle università a “collaborare”. Resta un dubbio: collaborare su cosa?

(Il commissario Ghisletta)
28 marzo 2018
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Prima la buona notizia. La Commissione di controllo su Usi e Supsi vuole incontrare le direzioni e i presidenti delle nostre università “per avviare la collaborazione”. Poi quella cattiva. D’ora in poi direzioni e presidenti di Usi e Supsi dovranno investire del tempo per interloquire (e collaborare) con Massimiliano Robbiani & co. C’è un’altra (non) notizia: nella sua prima seduta la neonata Commissione – che non è la Commissione scolastica, ma è fatta dagli stessi commissari – a tutto onore del Partito socialista ticinese ha nominato il suo (non) presidente, il (non) Raoul Ghisletta.

La suddetta Commissione, la cui esistenza e le cui mansioni risultano verosimilmente enigmatiche alla maggioranza dei ticinesi, fuori e dentro il Gran Consiglio, ha però già prodotto un risultato memorabile, che infonde ottimismo circa la vocazione collegiale delle nostre istituzioni. Accertata un’enigmatica esigenza leghista di “controllo”, contro il parere di chiunque (fuori e dentro Palazzo delle Orsoline), in Gran Consiglio ha saputo compattare un’enigmatica maggioranza trasversale, da destra a sinistra.

Resta l’enigma: per quali ragioni, al fine di favorire “il dialogo tra la realtà accademica e quella imprenditoriale” e catalizzare “idee e impulsi utili alla crescita dell’intero territorio cantonale”, il Rettore dell’Usi e il presidente della Supsi dovrebbero venire convocati dal commissario Merlo e dal commissario Käppeli.

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