La Cina sta affinando con maggiore precisione le sue capacità per un possibile attacco a Taiwan, intensificando le attività militari vicino all'isola e mettendo a punto le linee do un'aggressione a sorpresa, oltre a cercare di minare la fiducia nel governo con tattiche di guerra online "ibride".
È l'allarme che emerge dal "Rapporto sulla Difesa nazionale 2025", un documento biennale del ministero della Difesa di Taipei che aggiorna l'analisi del contesto di sicurezza dell'isola, le sue capacità interne e le priorità di bilancio speciali.
La diffusione del rapporto - alla vigilia del National Day di Taiwan (noto come il "doppio 10"), del discorso del presidente William Lai e della parata delle forze armate che negli anni è diventata invece un'occasione per rivendicare la diversità e la cultura locale - ha rimarcato la crescente "pressione militare" di Pechino negli ultimi cinque anni, con almeno sette importanti esercitazioni intorno all'isola dal 2022.
"I comunisti cinesi hanno adottato tattiche di 'zona grigia', combinate a pattugliamenti congiunti di prontezza al combattimento, esercitazioni militari mirate e guerra cognitiva, rappresentando una minaccia globale per noi", ha detto il ministero, nel resoconto dei media locali. In particolare, la guardia costiera cinese sta espandendo le attività intorno all'isola e in futuro potrebbe adottare "misure di contenimento aggressive" con l'Esercito popolare di liberazione.
Pechino ricorre all'intelligenza artificiale per allentare le maglie della sicurezza informatica di Taiwan e per individuare i punti deboli nelle infrastrutture critiche: "con azioni militari convenzionali e non convenzionali, vuole testare le capacità di attacco e di confronto con le forze straniere". La Cina non ha mai rinunciato all'uso della forza per riunificare l'isola e potrebbe trasformare le manovre in combattimento "per cogliere di sorpresa Taiwan e i suoi sostenitori internazionali, rappresentando una minaccia significativa per la pace e la sicurezza regionali".
Il presidente Lai, che Pechino considera un "piantagrane" e un "fautore dell'indipendenza", ha avviato un piano di modernizzazione militare con l'impegno a spendere il 5% del Pil per la difesa entro il 2030.