Estero

Elezioni in Canada: i liberali di Mark Carney in vantaggio sui conservatori

L'ex banchiere centrale sfida Pierre Poilievre in un clima influenzato dalle politiche di Trump

26 aprile 2025
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Il Canada al voto sotto l'ombra di Donald Trump. Lunedì alle urne i canadesi sceglieranno a chi affidare la guida del Paese dopo i 10 anni del governo di Justin Trudeau. I sondaggi indicano i liberal in vantaggio sui conservatori nelle elezioni federali influenzate dal presidente americano.

Fino alle dimissioni di Trudeau il partito conservatore sembrava infatti avere la vittoria in tasca. Ma i dazi di Trump e le minacce americane alla sovranità del Canada, che il tycoon vorrebbe come 51esimo Stato americano, hanno radicalmente cambiato la corsa. I liberal non solo hanno ridotto progressivamente lo svantaggio ma sono passati in testa di qualche punto percentuale e ora sperano nella vittoria.

A guidare i progressisti è Mark Carney, l'ex governatore della banca centrale canadese e della Bank of England, colui che ha gestito la Brexit e che ora si dice pronto ad affrontare la possibili crisi del suo paese di nascita. "Se non c'è una crisi non mi vedete. Sono utile in tempi di crisi, non in tempi di pace", ha detto di recente a un media canadese.

I dazi di Trump è molto probabile che facciano scivolare il Canada in una profonda recessione e l'esperienza in tema economico di Carney lo fa apparire agli occhi dei canadesi come l'uomo giusto, secondo quanto emerso dai sondaggi. Pragmatico e moderato, l'ex banchiere centrale ha giocato la sua intera campagna elettorale presentandosi come il "difensore del Canada" e facendo leva sulla sua vasta rete di contatti internazionali.

Carney sfida i conservatori guidati da Pierre Poilievre, impegnato per anni in attacchi incessanti contro Trudeau. La sua campagna è andata bene fino a quando Trump non è intervento a gamba tesa imponendo al Canada dazi del 25% e chiamando Trudeau "governatore". Attacchi che hanno fatto crollare il partito conservatore, mandando in fumo i 25 punti di vantaggio sui liberal e lanciando Carney, che ha assunto in via temporanea il dopo-Trudeau in seguito alle dimissioni dell'ex premier. Poilievre ha pagato a caro prezzo anche l'aver continuato a criticare Trudeau invece che la Casa Bianca per la sua politica contro il Canada.

In questo quadro i canadesi si avviano alle urne lunedì e sembrano pronti a dare all'ex banchiere centrale una chance pur non essendo un politico e mancando del carisma di Trudeau. L'idea dominante è quella di affidarsi a un tecnico per affrontare un periodo che si prospetta difficile e correggere l'eccessiva svolta a sinistra impressa al partito dall'ex premier.