La mossa in vista del voto. I gruppi pro-life lo contestano: ‘Così cede ai democratici’
Dal rivendicare come un suo merito la storica abolizione del diritto federale all'aborto negli Stati Uniti a decidere di non voler imporre un divieto nazionale per Donald Trump il passo è breve. In una della sue classiche giravolte, infatti, il tycoon ha annunciato che se e quando tornerà alla Casa Bianca lascerà agli Stati la libertà di legiferare sull'interruzione di gravidanza, una mossa che scontenta i suoi elettori più conservatori e religiosi ma che strizza l'occhio ai repubblicani moderati, soprattutto alle donne, e agli elettori di Nikki Haley che ancora non hanno deciso se dare il loro voto a The Donald.
"La mia opinione è che ora che abbiamo risolto la questione della legge - ha dichiarato l'ex presidente in un video sul suo social media Truth riferendosi alla decisione della Corte Suprema che quasi due anni fa ha abolito la famosa sentenza Roe vs Wade del 1973 - spetterà ai singoli Stati legiferare".
L'uscita non è ovviamente piaciuta ai gruppi pro-life che Trump ha peraltro corteggiato nei primi mesi della campagna elettorale vantandosi di essere riuscito a piazzare al massimo tribunale americano una maggioranza di giudici conservatori. "Siamo profondamente delusi dalla posizione del presidente Trump", ha affermato Marjorie Dannenfelser, presidente di Susan B. Anthony Pro-Life America, uno dei gruppi anti-aborto più influenti accusando The Donald di essersi "piegato" al volere dei democratici.
L'organizzazione ha comunque ribadito il suo impegno a "sconfiggere il presidente Biden" sostenendo l'ex presidente ma l'interruzione di gravidanza resta uno dei temi sui quali i due candidati possono giocarsi le elezioni.
Joe Biden lo sa bene e ne ha subito approfittato per mettere in difficoltà il suo avversario cercando di smascherare l'incoerenza del suo messaggio politico. "Si sta arrampicando sugli specchi. È preoccupato che, poiché è lui il responsabile del rovesciamento della Roe, gli elettori lo puniranno alle elezioni. Bene, ho una notizia per Donald: lo faranno di sicuro", ha attaccato il presidente che della difesa dei diritti riproduttivi delle donne ha fatto una delle priorità della sua campagna. Il presidente ha annunciato, inoltre, un nuovo piano per ridurre il debito dei prestiti studenteschi a circa 30 milioni di americani, nel tentativo di conquistare i giovani elettori che saranno cruciali al voto di novembre come lo sono stati nel 2020.
Intanto, non passa un giorno senza una notizia sui guai giudiziari di Trump. I suoi legali, secondo il New York Times, hanno presentato i documenti per avviare un'azione legale contro il giudice Juan Merchan, a cui fa capo la supervisione del caso dei soldi alla pornostar Stormy Daniels. Per la difesa dell'ex presidente si tratta di un tentativo in extremis per far slittare l'avvio del processo che dovrebbe iniziare a Manhattan tra una settimana, il prossimo 15 aprile. Gli avvocati del tycoon intendono anche rivolgersi alla corte di appello per chiedere uno slittamento del procedimento e l'annullamento dei paletti imposti dal giudice a Trump per evitare che attacchi i testimoni e i giurati del processo.