Stati Uniti

Orban va da Trump e snobba la Casa Bianca

L’ungherese in cerca di un asse con i conservatori, a Washington vede anche Bannon

Trump e Orban
(Keystone)

- In un mossa senza precedenti per il leader di un Paese della Nato, Viktor Orban sbarca negli Stati Uniti per incontrare un candidato alla presidenza, Donald Trump, invece del presidente stesso o qualche alto funzionario della Casa Bianca. Il premier ungherese fa tappa a Washington per intervenire a un evento organizzato dal think tank conservatore The Heritage Foundation, per poi spostarsi in Florida nella lussuosa residenza del tycoon a Mar-a-Lago.

Alleanza a carte scoperte

Nella capitale americana Orban ha anche incontrato l'ex stratega di Trump e teorico dell'estrema destra, Steve Bannon, che al momento non ha nessun ruolo ufficiale bensì una condanna per oltraggio al Congresso. Il colloquio, ha riferito su X il portavoce del leader ungherese, Zoltan Kovacs, ha sottolineato "il continuo sforzo per rafforzare il dialogo politico tra conservatori e la cooperazione tra Ungheria e Stati Uniti".

Le simpatie di Orban per l'ex presidente sono note tanto che in un discorso all'inizio di quest'anno ha esplicitamente auspicato una sua vittoria alle elezioni di novembre con un conseguente "cambiamento della scena politica globale e un maggiore spazio di manovra per l'Ungheria". "Non possiamo interferire nelle elezioni di altri Paesi, ma ci piacerebbe molto vedere il presidente Donald Trump tornare alla Casa Bianca e portare la pace nell'Europa dell'est", aveva detto. D'altra parte, l'amministrazione Biden ha spesso attaccato il governo di Budapest per la sua vicinanza con la Russia di Vladimir Putin e le sue politiche anti-democratiche. Per non parlare dell'ultimo sgambetto del leader ungherese al presidente americano con il veto su Mark Rutte a segretario generale della Nato.

Preoccupazione anche a Bruxelles

Detto ciò la visita di Orban a Trump ha fatto sollevare più di un sopracciglia a Washington e a Bruxelles. C'è chi ritiene che il premier ungherese stia cercando di accreditarsi come una figura centrale nel movimento conservatore portando ma anche chi teme negli Stati Uniti che l'ex presidente stringa alleanze con leader autoritari in chiave anti-Nato. Ma soprattutto preoccupano sull'Ucraina di Orban che potrebbe sfruttare il colloquio con il candidato repubblicano alla Casa Bianca per promuovere la propaganda del Cremlino.

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