Il Bundestag approva la riforma della legge. Scholz sfida l’Afd e le opposizioni anti-migranti. Amburgo, 50mila persone in piazza contro l’estrema destra.
Berlino – In una Germania pressata da una carenza di manodopera qualificata, la coalizione di sinistra-centro del cancelliere tedesco Olaf Scholz è riuscita a far passare in parlamento una legge che sveltisce la concessione della cittadinanza tedesca agli extracomunitari e consente anche a loro il doppio passaporto: una sfida alle posizioni antimmigrazione dell'opposizione cristiano-democratica della Cdu-Csu e dell'ultradestra dell'Afd (contro cui il cancelliere ha suonato un allarme ‘democrazia’), in volata nei sondaggi.
Il Bundestag ha approvato una riforma della legge sulla cittadinanza che consentirà di ottenere la nazionalità tedesca in cinque anni, più rapidamente rispetto agli otto attuali, e addirittura in soli tre in presenza di particolari meriti scolastici, lavorativi o di impegno civile. Viene esteso anche il diritto ad avere il doppio passaporto, finora riservato ai soli cittadini Ue e svizzeri.
"Dobbiamo dare alle persone qualificate di tutto il mondo un'offerta come quella degli Stati Uniti, come quella del Canada", ha spiegato la ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, sottolineando che la riforma è necessaria per attirare in Germania i lavoratori qualificati di cui il Paese ha urgente bisogno. "Credo che questa sensazione di essere tedeschi e italiani o tedeschi e turchi corrisponda alla realtà della vita di molti cittadini del nostro Paese", ha detto Scholz in un videomessaggio ricordando che gli immigrati "hanno contribuito a costruire la prosperità della Germania", la quale ha un immenso debito di riconoscenza nei loro confronti" e così riconosce il loro "lavoro di una vita".
L'apertura è avvenuta nonostante i sondaggi vedano i tre partiti della coalizione di Scholz scavalcati da Cdu/Csu, che ha criticato la riforma, e anche dalla Afd, ormai potenzialmente secondo partito a livello nazionale e primo in quasi tutta l'ex-Ddr, facendo leva soprattutto proprio sulla lotta all'immigrazione.
"Gli estremisti di destra attaccano la nostra democrazia", "siamo tutti chiamati a prendere una posizione chiara" in difesa dei "nostri oltre 20 milioni" di immigrati, ha scandito Scholz. "Se c'è una cosa che non deve mai più avere spazio in Germania, è l'ideologia razziale ed etnica dei nazionalsocialisti".
Il riferimento è a quelli che il cancelliere ha definito i "ripugnanti piani di reinsediamento" (della cosiddetta "remigrazione" forzata di stranieri) che, come emerso nei giorni scorsi, sono stati discussi a Postdam in una riunione segreta cui hanno partecipato esponenti dell'Alternativa per la Germania (Afd). Notizie che hanno innescato un ampio dibattito politico e manifestazioni di protesta con una partecipazione che è arrivata anche a oltre 50mila persone oggi ad Amburgo.
Conscio di andare controcorrente, il cancelliere nel videomessaggio ha ricordato che sempre questa settimana è stata approvata una legge che "garantisce" rimpatri "più facili e veloci" di migranti economici senza diritto all'asilo politico.