Il leader dei Los Lobos fa sapere le cause della sua fuga: ‘Sono scappato perché mi avevano detto che mi avrebbero ucciso’. Pugno duro di Noboa
Fabricio Colón Pico, uno dei due maggiori narcoboss dell'Ecuador evaso dal carcere e artefice del caos nel Paese sudamericano, ha chiesto aiuto al presidente Daniel Noboa per consegnarsi alle autorità.
"Non ho nulla da nascondere, voglio arrendermi, signor presidente", esordisce il leader dei Los Lobos in un video pubblicato sui social. "Sono scappato perché mi avevano detto che mi avrebbero ucciso, la mia vita è in pericolo, per nessun altro motivo", continua Pico, soprannominato ‘El Salvaje’ (Il Selvaggio). "Capisca, signor presidente: lei garantisce la mia vita, che non mi succederà nulla, e io mi arrendo", conclude il narcotrafficante, evaso il 9 gennaio dal carcere di Riobamba, 216 chilometri a sud di Quito.
La risposta di Noboa non è tardata. "I terroristi devono essere trattati da terroristi, noi agiremo con fermezza", ha dichiarato il capo dello Stato, escludendo la possibilità di negoziare con lui, poiché "il Paese è stanco che i criminali stabiliscano le condizioni". "Se vuole si costituisca, nessuno glielo impedisce", ha concluso Noboa.